L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

L'ex carcere di via Tigor di Trieste




La salita di via Tigor, a Trieste, è circondata da possenti muri che lasciano correre e scorrere la bora che a volte tra ululati e raffiche violente muta quel luogo in un posto a dir poco inquietante. Già perché proprio in via Tigor sussiste ancora la vecchia ed ora abbandonata struttura carceraria. Doveva diventare un albergo a 4 stelle, nel 2006 si prevedeva anche il costo del pernottamento, si parlava di circa 160 a euro a notte. La burocrazia ha fermato il tutto e quel luogo è ancora lì immerso in una vegetazione che lentamente si è ripresa i suoi spazi, tra muri alti e possenti, con i tradizionali pezzi di vetro che fungono da antifuga o antientrata. Cosa sarà rimasto dell'ex carcere questo non so ben dirlo, però una struttura del genere potrebbe avere mille destinazioni d'uso.

Per esempio accogliere un polo museale sul carcere, raccogliere mostre e manufatti realizzati dai carcerati di tutta Italia, opere letterarie, studi e ricerche ed esperienza di non libera vita all'interno di quel luogo che avrebbe lo scopo di favorire il reinserimento sociale dell'individuo, ma fin dalla sua istituzione il carcere ha sempre fallito. Potrebbero i detenuti del Coroneo fungere da guida. Si potrebbe far vedere alla gente comune cos'è il carcere come struttura ed architettura, ricostruire in modo fedele quello che è stato il carcere di via Tigor quando era adibito a tale funzione, un pezzo di storia unica, che possa conferire insegnamento e memoria e testimonianza per le generazioni che verranno. Oggi quel luogo è frequentato solo da gabbiani o gatti, liberi di entrare ed uscire, liberi di andare oltre ogni muro e barriera. Un cielo dai colori sempre più intensi, il silenzio di un rione triestino, sospiri ed abbagli in una vita che persevera nell'errare, volterai le spalle ma quelle mura sono e rimarranno ancora là sino all'inesorabile logoramento di un tempo senza più idee.


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