Alcuni
parlamentari del PDL, ripresentano la proposta di legge, A.C.
1585, (
presentata la scorsa legislatura atto Camera n. 1404,XVI legislatura)
che intende pertanto apportare una modifica al calendario scolastico,
prevedendo uno spostamento dell’inizio delle lezioni che posticipi
la riapertura delle scuole al 1 ottobre.
Nella
premessa del testo si legge che “Si tratta di una misura dettata da
una serie di motivazioni di ordine scolastico, climatico ed
economico. Il rientro a ottobre, infatti, non solo darebbe un tempo
più congruo a tutti gli studenti che devono recuperare i debiti
formativi, spostando a metà settembre il relativo termine ultimo,
che attualmente è previsto per il 31 agosto, ma consentirebbe nel
contempo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della
ricerca, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di espletare con
maggiore serenità le pratiche burocratiche che precedono la ripresa
delle lezioni”.
Si
continua affermando che: “ Il turismo rappresenta uno dei pilastri
fondamentali dell’economia del nostro Paese, ma attualmente è
penalizzato, oltre che dalla crisi economica in corso, anche
dall’apertura delle scuole a settembre, che svuota anzitempo le
località balneari, collinari e montane accorciando così quella
stagione turistica che da più parti si chiede invece e a ragione, di
allungare”.
E
dunque la presente legge reca disposizioni per favorire l’economia
turistica nazionale attraverso il differimento dei termini d’inizio
del calendario scolastico delle scuole di ogni ordine e grado
successivamente al 30settembre di ogni anno ed in deroga alle
disposizioni del comma 2 dell’articolo 74 del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative
alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, per l’anno scolastico 2014/2015 e per il
successivo, in via sperimentale, le attività didattiche, comprensive
anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento si
svolgono nel periodo compreso tra il 1 ottobre e il 30 giugno, con
eventuale conclusione degli esami di maturità nel mese di luglio.
Una proposta di legge a dir poco
rivoluzionaria, per la vita ordinaria della scuola,ma che non può
trovare giustificazione certamente nel presunto mutamento delle
condizioni climatiche, ad oggi la scienza ancora è controversa su
questo punto, e neanche per il turismo alberghiero,poiché come è
noto esiste una crisi economica devastante, perdurante, e non basterà
posticipare il periodo di apertura della scuola per sanare tale
deficit, e poi ci si dimentica che i genitori di chi frequenta la
scuola mica sono tutti insegnanti, e dunque o si propone una
riorganizzazione complessiva dell'intero mondo del lavoro, oppure
tale proposta di legge ha altri fini e scopi che devono essere meglio
compresi, specialmente in relazione alla situazione giuridica
del personale scolastico nel periodo estivo
spesso
soggetta a strumentalizzazioni politiche e demagogiche indegne.
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