E
ritorna Capitan Harlock. Sconosciuto
alle nuove generazioni ma sarà totalmente in ombra nel film uscito
da qualche giorno nelle sale cinematografiche italiane. Immensi
effetti speciali 3D, impressionanti effetti sonori, pochi dialoghi,
una trama lineare ma con alcuni messaggi oscuri e forse anche
inquietanti. Certamente
in passato è stato, il Capitan Harlock, una icona per le forze
dell'estrema destra italiana e continua ad esserlo ancora oggi per
alcune forze politiche neofasciste e forse anche neonaziste. Il
teschio ed ossa erano per esempio diffusi anche su alcuni cappelli
dei nazisti, ma è stato un simbolo anche militare, per esempio è
stato utilizzato, il Jolly Roger, da alcuni squadroni dell'aviazione
marina statunitense, oppure è ancora oggi il simbolo di una delle
più importanti società segrete americane, la Skull and Bones, oltre
che essere icona dei pirati. Ma
il nuovo Capitan Harlock è pensato per chi non ha conosciuto le
vecchie storie del capitano, censurate, in passato, o tagliate anche
in Italia per la sigla che riconduceva in qualche modo alla X Mas.
Scontri
tra ordini, fratellanze, cambiamenti di opinione e di idea, debolezza
possente del senso di fiducia che si pone in armonia con il caos e
la confusione che oggi giorno regna sovrana, saranno i temi dominanti
nel film così come la demolizione dell'apparenza della menzogna.
Ma
ognuno conserverà il proprio potere. Le
bombe piazzate e diffuse in vari punti strategici che possono
distruggere il tutto per il nulla sono sempre a disposizione del
capitano, che passerà il testimone alla nuova generazione. Una
generazione che avrà tra le proprie mani il potere della morte o
della vita. Una
generazione, rappresentata da un giovane ragazzo, che potrà con il
suo potere condizionare le sorti dell'universo in modo né minore né
inferiore rispetto a quella fratellanza massonica che governa il
mondo. Il popolo non conterà nulla, sarà solo spettatore nella
battaglia tra due ordini che si combattono ed a dirla tutta il
Capitano viene proprio dall'ordine che ora combatte, nasce in quel
mondo, e si ribella a quel mondo, ma conservando lo stesso potere. Il
potere della distruzione e la sua concentrazione diabolica nelle
mani di pochi.
Un
istante ripetuto nel tempo diventa eterno questa è la libertà.
Una
frase ad effetto che verrà ripetuta due volte, ma che si pone in
contrasto con la libertà.
La
libertà non è l'eternità.
La
libertà non è il sentirsi eterni o immortali o l'avere il potere di
distruggere ogni cosa.
La
libertà è amore e rispetto incondizionato per l'umanità cosa che
in questo film non sussiste pienamente ma solo fugacemente. L'Arcadia,
che ricorda i sogni idilliaci di un tempo che non esiste più, è una
nave che si ribella all'ordine per un nuovo ordine e se questo ordine
andrà verso il caos le bombe potranno esplodere in qualsiasi momento
per la distruzione globale. Capitan
Harlock, quello che si è visto in sala in questi giorni, non è né
un fascista né un nazista né un libertario, e vi garantistico che
i dibattiti sul punto in rete sono diffusi. Per capire questo film si
deve conoscere la cultura giapponese, cosa ai più sconosciuta, ma il
fatto che le sorti dell'umanità siano in mano a pochi individui,
siano essi ribelli che non, è un messaggio che non mi piace ed
incute timore, un messaggio che forse rappresenta bene l'essenza di
questo tempo, dove il popolo non conta nulla e dove il popolo assiste
a ciò che accade, agli eventi, limitandosi a commentarli, a
criticarli o ad adattarsi agli stessi, ma non a reagire in modo
determinato e compatto per ribaltare lo stato presente, cosa che a
quanto pare, solo il Capitan Harlock potrà fare per motivi non
chiari e sconosciuti ad un popolo sempre più passivo ed ignorante ed
inconsapevole.
Commenti
Posta un commento