E'
tramontato il sistema bipolare, ed il Pd con il suo nuovo segretario
dovrà fare i conti con questa effettiva situazione. Non rimarranno a
guardare le varie componenti del PD, specialmente quelle cattoliche,
non mi stupirebbe una spaccatura all'interno di questo partito che si
porrebbe in linea con la strategia imposta da Berlusconi.
Il
ritorno al proporzionale ed alla frammentazione, più partiti, più liste, più tutto, un
tutto che confluirà nel grande pentolone delle coalizioni.
Insomma
si ritorna al passato.
Il
Nuovo centrodestra ed il club forza Italia sono più uniti che
divisi, ma nello stesso tempo sono divisi per vincere.
Un
nuovo stratagemma politico che farà scuola.
Sono
uniti nel linguaggio, il nuovo centrodestra scriverà “entra anche
tu nella squadra”, e mostra una maglietta di calcio.
Forza
Italia invece parlerà di un qualcosa più complessivo, di club, e vi sarà il solito ed immancabile scendere in campo.
Il
nuovo centrodestra è la squadra che appartiene al club, ovvero
società, di Forza Italia? Ad
oggi sono fisicamente divisi da circa cinque km fisici di distanza.
Il nuovo centrodestra avrà la sua sede Roma (RM), Via Marcello
Malpighi n. 9/A, quella operativa di Forza Italia in piazza San
Lorenzo in Lucina 4.
Ma
con questa operazione Berlusconi è riuscito a cogliere diversi
obiettivi.
Andare
all'opposizione, preparando la campagna elettorale, ma rimanere in un
certo senso anche nella maggioranza, attraverso il nuovo centrodestra
che svolgerà attività di vigilanza e farà pressione con il
ricatto, non poi tanto sottile di andare al voto, perché si possano
approvare in un certo modo quelle norme che interessano al Presidente
della società, Mister B.
D'altronde
nulla osta che il nuovo centrodestra possa, al momento opportuno,
unirsi al nuovo club Forza Italia. Lo prevede lo stesso statuto
quando si scrive che “Coloro che aderiscono al Movimento Politico
Forza Italia pur non appartenendo ad alcun Club
affiliato (o altra associazione affiliata) sono tenuti, nel termine
stabilito dal Comitato di Presidenza, ad associarsi ad un Club Forza
Italia per poter svolgere attività politica locale”. Ma
nello stesso tempo si porrà in difficoltà il PD. Il
quale certamente, al proprio interno, vivrà pressioni affinché
possano nascere nuove soggettività politiche in linea con il
rinascente sistema proporzionale e frammentazione della vita
politica. Vi
sarà un mero effetto domino che riguarderà tutti i partiti politici
ed anche i movimenti nuovi, come il M5S. Un
tempo si diceva dividere per vincere, la scopo era dividere
l'avversario il nemico, ora invece si dirà divisi per vincere e
chissà, magari avendo poi favorito la divisione all'interno del PD,
le due pseudo nuove realtà politiche di centrodestra italiane si
potranno sempre unire, così come lo sono ora negli intenti globali e
nello spirito e nel linguaggio calcistico.
MarcoBarone
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