La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Natale in Bisiacaria, una festa per la solidarietà



A Ronchi, uno dei centri più importanti della bisiacaria, si è svolto nella domenica di 15 dicembre un partecipatissimo mercatino di natale. Siamo al quinto natale di crisi economica e sociale, ma la tradizione non arresta le sue peculiarità. Tanta, tantissima gente, nell'arco della giornata del 15 dicembre 2013,

ha visitato e vissuto il mercatino di natale di Ronchi. Prodotti locali, come l'olio della bisiacaria, che potevi anche assaggiare, 


oggetti del piccolo artigianato rigorosamente made in bisiacaria,

i banchetti di alcune classi della scuola primaria di Ronchi, dove bambini genitori ed anche maestre hanno condiviso un bel momento di socialità.

Ed è andato tutto esaurito.

Non potevano mancare i canti tradizionali locali accompagnati dalla musica della banda filarmonica di Ronchi


 e gli zampognari che nel bel mezzo della folla allietavano i passanti.

Ma vicino al mercatino natalizio vi era anche la bella pista di pattinaggio che ricordava in qualche modo le emozioni della storica pista del Rockefeller Center di New York.

Insomma tra qualche bicchiere di vino, cioccolata calda, e la storia di Alice nel Paese delle meraviglie, con tanto di personaggi,

adulti e bambini hanno potuto condividere qualche sorriso e momento di socializzazione e dove la solidarietà è stata alta.
Sono stati raccolti soldi per la scuola pubblica di Ronchi, per i bisognosi ed in tempo di crisi, un natale solidale, non è cosa da poco conto.


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