La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Le ronde 2.0




Armati di macchina fotografica o telefonino, li vedrai circolare per le città con lo scopo di immortalare persone che rischiano, con i loro comportamenti, di compromettere l'ordine prestabilito.
Fotograferanno ciclisti sul marciapiede, persone consumare bisogni per strada, persone consumare pasti per strada, persone picchiarsi per strada, persone fare qualsiasi cosa per strada, ma quel qualcosa deve turbare l'animo del sentimento comune dell'italiano medio.
E poi con un click ecco la rete , principalmente su facebook con i suoi gruppi locali, molti in FVG, e pagine diventare la vetrina ove esporre la propria "preda". A volte quelle foto, violando ogni privacy, vengono usate come pretesto per fomentare cattiverie e non è escluso che possa derivarne anche una sorta di caccia all'uomo , altre volte vengono diffuse semplicemente per denunciare comportamenti poco civili in base alle regole ed ai costumi occidentali.
Le ronde 2.0 sono una realtà, anche se virtuale, e ciò non lo si deve sottovalutare.
Un conto è fotografare cose, oggetti, che magari possono essere ricondotte a gesti degni del peggior malcostume, un conto è fotografare le persone, con visi ben visibili e rendendole facilmente identificabili. Attenzione potresti essere tu, che ora leggi questo intervento, ad essere stato o stata fotografato o fotografata.
Nelle piazze, nelle strade, non ci si parla più.
Ognuno cammina per la propria via, spesso guardando in basso ed i propri piedi, difficilmente si incroceranno gli sguardi e quando questo accade è spesso per sentimento di sfida.
Ma il non parlarsi, il non confrontarsi, conduce all'estremo.
Questo estremo sarà l'insulto, l'insulto che dilagherà prima per le vie di internet, dove accade di tutto e di più e poi rischia di diventare concreto nella realtà ordinaria che va oltre la tastiera ed il computer.
Questo è uno dei problemi della rete, che ha certamente facilitato la condivisione e la diffusione di notizie ed informazioni, ma nello stesso tempo ha comportato una reale accelerazione della mancanza di dialogo oltre i muri della propria stanza.
Le ronde 2.0 sono variegate,  però spesso  tendono a segnalare comportamenti “incivili” assunti  in via prevalente da persone non italiane rischiando di essere una fionda per l'intolleranza. D'altronde basta l'errore commesso da un solo soggetto per attaccare una intera comunità  e di precedenti, in FVG ve ne sono diversi.

Marco Barone  

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