La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Aboliamo Regioni, Province e salviamo i Comuni




Il DDL Del(i)rio, aggiungo la i tra parentesi perché il provvedimento che dovrebbe essere approvato entro fine anno è un vero e proprio delirio, avrebbe lo scopo di riordinare il sistema delle province, prevedere l'istituzione dell'Unione dei Comuni ma anche di nuove città metropolitane, come quella di Trieste, in relazione all'ultimo emendamento presentato in Parlamento, ma in verità alimenta solo il caos. Da un lato hai una parte di  sinistra che cerca di demolire il sistema delle province , a tale riguardo si ricorda che il costo di 1.774 amministratori provinciali per il 2011 è stato di 111 milioni di euro. La spesa presunta per nuove elezioni provinciali ai sensi della normativa previgente era stata stimata in 318,7 milioni di euro, di cui circa 118,4 milioni a carico dello Stato.

Insomma costi certamente rilevanti.
Dall'altro lato hai una parte di  destra che invece vuole l'abolizione delle Regioni sostenendo tra le varie cose che ad esempio “nel 1980 (dunque, ad appenda dieci anni dalla creazione delle Regioni) la spesa pubblica ha raggiunto in Italia il 40,6% del Pil contro il 30,1 per cento del 1960”.
Che fare?
Tra la demagogia politica, tra la Corte Costituzionale che ricorda che la detta materia deve richiedere un coinvolgimento effettivo delle parti interessate e che nessuna decretazione d'urgenza è possibile, il dibattito comunque sia ha preso piede.
Personalmente io proporrei l'abolizione delle Regioni e delle Province e manterrei fermo e stabile il sistema dei Comuni.
I Comuni sono l'unica realtà vicina alla gente, i Comuni devono essere tutelati e salvaguardati contrariamente da quello che accade oggi giorno, vedi il nefasto patto di stabilità che ha letteralmente ucciso l'economia locale e stabilizzato l'austerità.
Insomma abolire le Regioni, abolire le Province e salvaguardare gli oltre 8 mila Comuni italiani sarebbe un bel segno di civiltà. 

I Comuni sono un bene comune, difendiamoli.




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