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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Oltre cinque milioni di giovani senza lavoro

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Dolcetto o scherzetto? Né dolcetto né scherzetto, visto che siamo ad Halloween , ma la dura, durissima realtà. A settembre 2013 risultano occupati solamente 964 mila giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo del 2,3% rispetto ad agosto (-23 mila) e del 12,5% su base annua (-138 mila). Il numero di giovani inattivi,ovvero coloro che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o disoccupate, è pari a 4 milioni 371 mila, in aumento dell’1,5% nel confronto congiunturale (+64 mila) e dell’1,2% su base annua (+54 mila) mentre di 654 mila è il numero di giovani disoccupati. Il punto è dove sono, dove siamo, noi giovani disoccupati ed inattivi?  Oltre cinque milioni di persone, una generazione ultra-precaria, senza lavoro, senza prospettive, che cerca di sopravvivere alla giornata come meglio può, che non può programmare nulla.  Oltre cinque milioni di giovani che dovrebbero far tremare qualsiasi governo. Oltre cinque milioni di gi

Trieste:Dopo l'elezione di Cosolini rinasce l'indipendentismo triestino

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A Trieste continuano le polemiche sul movimento indipendentista MTL, a livello nazionale la tematica non è stata ancora affrontata, salvo in qualche blog, probabilmente perchè la partita è tutta triestina e riguarda in particolar modo il porto vecchio con il suo punto franco ( 1 , 2 , 3 ) , è questa, e solo questa, la vera partita in gioco, come ho già scritto più volte,   il resto è solo attività, pure legittima, di distrazione. A maggio 2011 a Trieste verrà eletto come Sindaco Roberto Cosolini, lista PD, dopo aver sconfitto al secondo turno il candidato del PDL. Cosa pensava e pensa il PD sul porto vecchio? Porto e mare: Trieste non può prescindere dal suo porto e dall’essere porto, e tutto il territorio non   può pensare ad uno sviluppo senza valorizzare il mare come risorsa strategica. Restituire il porto  vecchio alla città, renderlo fruibile anche ai cittadini. Questa linea è quella che verrà ancora oggi condotta da Cosolini e PD. Il PDL invece era diviso,

Perché è importante aprire lo sportello amianto anche a Cattinara

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L'amianto è un minerale naturale che ha procurato per incuria, per profitto, per disprezzo assoluto verso la vita umana, immani sofferenze. I dati diffusi e ben noti dell'i stituto superiore della Sanità stimano che in Italia il picco di mortalità per malattie legate all’amianto si avrà, ahimè, tra il 2015 e il 2020 . Monfalcone e Trieste hanno il primato negativo di amianto nel nord est e certamente quello più rilevante di tutta Italia ed a tal proposito è certamente suggeribile la lettura del libro di Roberto Covaz, dal titolo inequivocabile, Amianto. Da un lato troverai la burocrazia alimentare beffe a chi è stato esposto a tale sostanza altamente nociva e mortale, e dall'altro arrivare anche sentenze e condanne penali, certamente importanti, ma che mai riporteranno in vita chi è stato ucciso dal senso del profitto spregiudicato, chi è stato ucciso dal lavoro senza sicurezza alcuna. Sentenze che mai restituiranno sorrisi a chi il proprio sorriso ha per

Diciamo no alla provocazione della Lega Nord al CIE di Gradisca il 17 novembre

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Il Piccolo di Trieste rende noto che la Lega Nord ha annunciato una manifestazione per domenica 17 novembre al Cie di Gradisca d’Isonzo. Lo scopo sarebbe quello di cancellare le scritte che inneggiano alla libertà, in diverse lingue, realizzate sui muri del CIE nel corso della manifestazione del 17 agosto che aveva lo scopo di chiedere la chiusura di quel luogo. Quella manifestazione del 17 novembre è una provocazione pericolosa che rischia di scatenare anche il putiferio non solo all'interno del CIE ma anche all'esterno. Quanto è accettabile una manifestazione fatta innanzi al CIE per chiedere il mantenimento del CIE con i migranti lì rinchiusi? D'altronde cosa pensa del CIE la lega nord è fatto notorio, per esempio nel gennaio del 2013 Fedriga dichiarava che il centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo (Go) è una struttura «confortevole, con camerate amplissime, spazi che consentono piena libertà di movimento, garante dell’igiene e

L'Unione Europea ed il gasdotto di Gorizia

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L'attenzione è focalizzata sulla destinazione finale del rigassificatore di Zaule, c'è chi dice Monfalcone, chi Portogruaro, ricordando che il 29 maggio 2013 Janez Potočnik a nome della Commissione scriveva che "al momento è in corso l'elaborazione un elenco unionale di progetti di interesse comune nel quadro del regolamento sugli orientamenti per le TEN-E. Si prevede che tale elenco entri in vigore alla fine del 2013 o all'inizio del 2014. Il progetto di Zaule potrebbe esservi incluso. Tuttavia l'effettiva inclusione sarà subordinata, ad esempio, all'esito della ricerca di un nuovo sito per il progetto o di un'altra soluzione al problema ambientale summenzionato, nonché alla relativa comunicazione alla Commissione nei tempi prestabiliti". Il 14 ottobre 2013 la Commissione europea ha adottato un elenco di 248 importanti progetti di infrastrutture energetiche. Essi possono anche avere accesso al sostegno finanziario per collegare l'E

Il saluto romano,i simboli del fascismo, sono un reato

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Come è noto in Italia crescono le realtà neonazifasciste.  Incrementano i raduni, incrementano i simpatizzanti verso quell'ideologia che ha partorito solo male. Ma crescono anche realtà politiche che si mascherano con nomi e simboli nuovi ma che in verità nascondono, poi in modo neanche tanto velato, il richiamo forte e conciso al fascismo o nazismo. Invocano l'articolo 21 della Costituzione. Ma l'articolo 21 della Costituzione non è pensato per i fascisti né per i nazisti né per i razzisti, loro non hanno alcun diritto di diffondere idee ed ideologie anticostituzionali, antidemocratiche contro ogni senso vivo di umanità. E' il caso di ricordare alcune sentenze. La sesta sezione penale della Cassazione con la sentenza n.35549 /2012 ,conferma una condanna inflitta dalla Corte d'Appello di Firenze ad una persona che nel corso di una riunione pubblica ha effettuato il classico saluto fascista romano con "slogan inneggianti al razzismo e al r

Pensieri tumultuosi

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La dignità non ha prezzo alcuno. La valigia in mano, un sospiro e l'attesa del volo per quella terra che si deve proprio amare. Mente occupata da mille pensieri tumultuosi.  Sogni disoccupati in cerca di occupazione. Esperienza di vita, e bbrezza di finta libertà concessa dal progresso umano. Dopo la breve o lunga attesa, ancora una volta semplice questione di prospettiva, dopo aver spogliato il proprio corpo da tutte quelle cose materiali che non permettono il superamento della linea di confine, ecco le parole di Seneca bagnare le ali del tumulto. "Ti prego Lucillo mio carissimo, fà' la sola ed unica cosa che può renderti felice: calpesta e distruggi questi beni che splendono solo esteriormente, che non dipendono da te ma ti sono dati da altri, dalla sorte; aspira al bene vero e godi solo di te!” Ecco l'eco nella sì lunga attesa.   Avanti e indietro aspettando quell'uccello meccanico che ti condurrà via in alto, li ove il cielo è sem

Il nuovo libro di Scalisi, scene da un probabile inferno

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Dopo L’uomo dei piccioni – Prospettiva editrice Relazione di sangue – Zona editore L’ispiratrice – Kimerik editore La mente del diavolo – Besa editrice John Parker il detective – CSA editrice Il mondo perfetto di Elisa –I libri di Emil Linea 429 – Demian edizioni ora è il momento di Scene da un probabile inferno.  Continua l'attività di Salvatore Scalisi, catanese, nella sua vita ha svolto diversi lavori fino a quando arriva il momento dell'amore con la scrittura. Tenacia, determinazione e voglia di comunicare dimostrano che, pur con mille peripezie, il tuo libro ed il tuo sogno può diventare realtà. Scene da un probabile Inferno – Sinossi Eddie, l’amico di Parker, invita a casa sua il detective per chiedergli un favore: andare a trovare l’ex compagno di Juana, la sua collaboratrice domestica, la quale da quest’uomo ha avuto una bambina che ha voluto tenergli nascosta. Il motivo è riuscire a farsi dare del denaro che serva ad aiutare in qualche modo la

Lim, tablet, netbook quale sicurezza per i lavoratori della scuola?

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Nelle scuole italiane l'innovazione tecnologica continua. Sono sempre di più le scuole dotate di Lim, si incentiva l'acquisto di tablet e strumentazioni similari che sembrano essere destinate a superare il vecchio e caro libro di testo. Però , ecco il però, sono state effettuate da parte del Ministero tutte le valutazioni compiute del caso in tema di sicurezza sul lavoro? Per il testo unico, in tema di sicurezza sul lavoro, anche gli studenti vengono definiti come lavoratori. Si intende per tale l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione. Per videoterminalista si inten

Riprendiamoci i sogni

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Dicono che in questa crisi non vi è scelta,che si devono tagliare gli sprechi, che le persone, esseri umani, vite, vengono associate a cosa materiale che deve produrre ma quella non produttiva dunque viene concepita come spesa da tagliare. Dicono che la vita umana è una spesa. Dicono che la donna e l'uomo sono capitale umano, sono risorse umane per il lavoro, dicono che l'essere umano altro non è che un piccolo oggetto da manovrare per l'arricchimento altrui e soggetto senza diritti ma solo con doveri ed obblighi. Dicono che l'essere umano è solo un insignificante oggetto. Dicono che avere un lavoro vuol significare essere soggetti garantiti e dunque possono ben venire i tagli del salario perché tanto vi è chi il lavoro non lo ha e dunque che tale soggetto, che il lavoro lo ha , deve ritenersi fortunato ed in questa fortuna accettare ogni condizione e non essere più parte contrattuale nel rapporto di lavoro. Dicono che il lavoratore deve solo non pensa

Un triestino candidato alla guida del Pd, alcune note critiche

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Gianni Cuperlo è l'uomo del momento del PD. Nato a Trieste, parlamentare del PD, ha presentato due proposte di legge, Norme per la promozione della conoscenza dell'emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee e disposizioni per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana, e proprio da Trieste è partita la sua corsa alla conquista della segreteria del Partito Democratico, dallo storico Caffé Tommaseo. Ma a Trieste, e vivendo io a Trieste, vi posso dire che si parla poco di Cuperlo, sembra prevalere in città la linea renziana, eppure, lui uomo sconosciuto ai più ed al grande pubblico, in questo momento è alla ribalta nella politica nazionale ed invitato in diverse trasmissioni televisive, presente nella stampa , forse perché in lui è stato individuato il vero anti Renzi. La sua mozione per la conquista della segreteria del Pd è interessante. 16 volte verrò scritto dobbiamo, 11 volte dignità, 1

La galleria del bacio ed i lucchetti dell'amore

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Percorrendo la Costiera, una delle strade più belle d'Italia, tra Carso e golfo triestino, tra colori in continuo mutamento e pensieri sospesi in quella infinità che avvolge ogni ragione umana, giungerai presso la galleria di Dante, o di Pinocchio, o di Mussolini o semplicemente del bacio, come io voglio chiamarla. I nomi variano in base alla tradizione, ciò perché a colpi di dinamite e scavi impegnativi, sulla perpendicolare della volta ecco apparire un profilo di un volto umano. In molti hanno visto in quel profilo il volto immortalato nella dura roccia carsica di Dante Alighieri, altri invece dicono di vedere la sagoma di Pinocchio, altri ancora invece il volto di Mussolini ed in base a ciò emerge anche una tradizione costiera a dir poco singolare. Nell'atto di attraversare quella splendida galleria, alla velocità consentita di 8o km/h, dovrai suonare tre volte il clacson.  Uno strumento, il clacson, inventato nei primi del 1900 e commercializzato intorno al 191