A
Trieste continuano le polemiche sul movimento indipendentista MTL, a
livello nazionale la tematica non è stata ancora affrontata, salvo
in qualche blog, probabilmente perchè la partita è tutta triestina
e riguarda in particolar modo il porto vecchio con il suo punto
franco (1,2,3) , è questa, e solo questa, la vera partita in gioco, come ho
già scritto più volte, il
resto è solo attività, pure legittima, di distrazione.
A
maggio 2011 a Trieste verrà eletto come Sindaco Roberto Cosolini,
lista PD, dopo aver sconfitto al secondo turno il candidato del PDL.
Cosa
pensava e pensa il PD sul porto vecchio?
Porto
e mare: Trieste non può prescindere dal suo porto e dall’essere
porto, e tutto il territorio non può
pensare ad uno sviluppo senza valorizzare il mare come risorsa
strategica. Restituire il porto vecchio
alla città, renderlo fruibile anche ai cittadini.
Questa
linea è quella che verrà ancora oggi condotta da Cosolini e PD.
Il
PDL invece era diviso, infatti, da un lato avevi la parte più
conservatrice, quella di Camber, e dall'altro quella più moderata,
di Antonione, il compromesso è stato il cercare una collaborazione
con l'Authority portuale per conseguire interventi normativi
nazionali sul porto vecchio e punto franco.
Qualche
mese dopo la festa di settembre 2011 del TLT nascerà il Movimento Trieste Libera.
Su
facebook si iscriverà il 21 dicembre 2011.
Nella
conferenza stampa del 17 dicembre 2011 comunicheranno che uno dei
fondatori di Trieste Libera ricusando
un giudice si è rivolto alla Corte di Appello di Trieste per
sostenere la violazione del Trattato di Pace consistente “non solo
nell’affermata autoproclamata sovranità espressa dal giudice con
la sua ordinanza, ma anche nell’avere clamorosamente disconosciuto
la cittadinanza di una persona quale cittadino del TLT in violazione
stessa della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo”.
Il
comunicato stampa si concluderà in questo modo: “Si annunciano ora
ricorsi a livello nazionale e internazionale per chiedere il dovuto
rispetto dei trattati internazionali che garantiscono l’integrità
del TLT e dei suoi cittadini”.
E'
dal 2011 che continua questa litania. Diffide, ricorsi tutti, ad oggi, persi.
Poi
vi saranno altri eventi, come la manifestazione a Vienna, e da quel
momento cambierà l'attenzione della stampa locale, del Piccolo in
primis, sul MTL, fino a quel momento in sostanza ignorato, poi vi
sarà una imponente manifestazione indipendentista a Trieste, poi
provocazioni e solite questioni, certo importanti, ma che non
scalfiscono il vero potere.
Come
già anticipato in passato e più di una volta, a parer mio, la causa
indipendentista, è il tipico elemento con cui si attirano menti di
varia natura, situazioni sociali diversificate, cogliendo l'attimo
offerto dalla crisi economica e sociale, sfruttando il fallimento
della politica assistenzialista italiana, ed il solito sistema, ma
mai saranno anticapitalisti e mai entreranno nel merito di questioni
etiche e di diritti civili.
E
ciò è significativo perché lascia intendere quale potrebbe essere
il vero senso di tutta questa operazione.
Il
porto vecchio ed il punto franco, il resto solo chiacchiere.
Il
Piccolo si è sempre interrogato su chi
c’è dietro e ciò è significativo.
In
primis perchè chi vive Trieste ed a Trieste sa che è una città
dove di discute molto, esiste una variegata dietrologia e spesso lanciare una
pietra, ben mirata, produce effetti determinanti.
E
così è stato.
Da
un lato si è attaccata la causa indipendentista sulla insussistenza
delle ragioni legalitarie, cosa confermata da diversi organi
giudiziari, e dall'altro politicamente e sulle manovre ed i
manovratori. Guarda
caso non appena vince Cosolini, che lascia intendere una
riqualificazione del porto vecchio, area immensa, ma in piena
decadenza, ed il contestuale spostamento del punto franco, ecco che alcune specifiche componenti sociali e politiche triestine che si oppongono a
questa operazione, riscoprono il vecchio Trattato di Pace. E
Trieste vive un mero immobilismo che nuoce solamente alla città.
D'altronde
è sotto gli occhi di tutti che quell'area, volutamente o meno, oggi
è totalmente degradata, cade a pezzi e di attività portuale non si
può far certamente nulla, o forse poco, ma un poco irrilevante, a
meno che, ecco, il che fatidico, non si propone la realizzazione a
Trieste del paradiso fiscale. E come è noto sul sito del MTL si legge, tra le varie cose, va
ricordato che il centro off shore di Trieste, ora “dormiente” è
reso possibile dalla presenza del Punto Franco Finanziario su tutti i
70 ettari del Porto Vecchio (unica zona europea in possesso di un
requisito tax free cosi ferreo, neppure un Territorio Libero di
Trieste esistente de facto potrebbe dettarne usi, regole e leggi), e
visto che nulla succede per caso, rammentiamo che il geniale artefice
del centro finanziario off shore di Trieste fu il presidente delle
“Generali” Alfonso Desiata, ”manager molto impegnato
anche a favore del territorio triestino” e concorsero in
maniera determinante all’ approvazione della Legge 19/91 il Partito
Radicale di Marco Pannella ed Emma Bonino e l’ ex ministro DC
Beniamino Andreatta.
con
questa nota di accompagnamento:
Ecco
chi troviamo nella lista nera dei paradisi fiscali esplicitata
nell’Allegato C del documento, proprio Trieste
E
guarda caso, proprio poco dopo l'elezione di Cosolini, Trieste
Libera, effettuerà una denuncia alla Commissione Europea “sulla
devastazione ambientale della provincia di Trieste – zona A del
Territorio Libero di Trieste, sulla violazione del regime di porto
franco del Porto Libero di Trieste, e sulla violazione dei diritti
fondamentali (diritti civili, cittadinanza), commessi dalle autorità
italiane”. Presentata l’11 luglio 2011 alla Commissione Europea
dal socio fondatore di “Trieste Libera”.
Insomma
da ciò si desume ed altro non può che desumersi che probabilmente
qualcuno cercherà di traghettare la causa indipendentista fino alle
prossime elezioni comunali, e cercherà di ostacolare in tutti i modi
la riqualificazione, giusta o sbagliata che sia, del porto vecchio
voluta dal Pd. La domanda è la seguente, ma se avesse vinto le
comunali il PDL al primo turno con i suoi alleati, Lista Civica Dipiazza, Lega Nord, Lista Antonione
,Partito Pensionati, Destra Sociale - Fiamma Tricolore sarebbe rinata
la causa indipendentista triestina con tale forza?
Intanto
l'area del porto vecchio continua a vivere una situazione di degrado,
forse, così continuando la questione, la natura farà il suo
naturale corso e sarà la natura a riprendersi i suoi spazi per
trasformare quel luogo in un grande polmone verde e letteralmente
selvaggio.
ahahah...dai, scrivilo che drio gavemo Camber!!!!
RispondiEliminasi, vista la mala amministrazion, nisuna speranza per el futuro, la distruzion delle nostre radise, delle famiglie, le continue umiliazioni, el dover star in un paese che no capimo e no ne capisi...in qualsiasi caso el MTL fusi nato