Freni
tranciati, atti di vandalismo, intimidazioni, minacce, espropri
illegittimi, falsificazione della realtà,misure di repressione,
lesione di ogni dignità, della libertà di pensiero e si potrebbe
discorrere per l'infinito.
Più
di due decenni di lotte e battaglie, ma lo Stato ha sempre evitato un
confronto pubblico sia direttamente che indirettamente, si poteva per
esempio ricorrere alla Televisione pubblica.
Perché
negare un confronto tra tecnici proTav e NoTav?
In
questi ultimi tempi l'attenzione è stata magistralmente spostata
sulla questione pseudo-sabotaggio, pseudo-violenze, solo di parte,
solo imputate a simpatizzanti o aderenti al movimento che si batte
contro la TAV, non si parla delle violenze di chi vuole la TAV, non
si parla più di cosa è la TAV, salvo quando la materia tocca
qualche interesse politico od elettorale e conseguentemente, per
difenderti da tali attacchi, sei costretto a spendere le tue energie
per smontare i castelli di accusa che vengono con artificio edificati
e sottrai tempo, vitale, alla diffusione di informazioni sul sistema
complessivo e tecnico e politico TAV.
D'altronde
come fare? Quando hai i media del sistema che ti boicottano o
massacrano, quando l'informazione che viene diffusa non risponde al
vero, è di parte e non imparziale, come fare a coinvolgere
compiutamente l'opinione pubblica? Non hai i mezzi e gli strumenti
dello Stato ed internet, per quanto diffuso, non può competere oggi,
almeno in Italia, con il potere della televisione e della stampa
tradizionale. Questo è un dato di fatto. Forse per la prima volta
nella storia del calcio recente verrà invertita addirittura la
partita di calcio Roma Napoli, che diventerà Napoli Roma, in
relazione al fatto che il 19 ottobre si svolgerà una manifestazione
di diversi movimenti a Roma,e dove parteciperà anche il No Tav,anzi
la stampa lancia il messaggio che verrà rinviata a causa della
manifestazione No Tav.
Ovviamente
anche questa è una errata e voluta rappresentazione della realtà a
dir poco distorta e pericolosa e provocatoria.
La
Carta
dei diritti fondamentali dell'Unione Europea nel
dicembre 2009, con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, ha
acquisito lo stesso effetto giuridico vincolante dei trattati. A tal
fine, la Carta è stata modificata e proclamata una seconda volta nel
dicembre 2007. Chiunque
può presentare una denuncia alla Commissione Europea contro uno
Stato membro per ogni provvedimento (legislativo, regolamentare o
amministrativo) o una prassi imputabile a uno Stato membro che
considerano contrari ad una disposizione o un principio del diritto
comunitario. Le disposizioni della presente
Carta si applicano alle istituzioni e agli organi dell'Unione nel
rispetto del principio di sussidiarietà come pure agli Stati membri
esclusivamente nell'attuazione del diritto dell'Unione. Pertanto, i
suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne
promuovono l'applicazione secondo le rispettive competenze.
Questi,
a parer mio, gli articoli violati, in relazione a tutta la vicenda
correlata alla questione No TAV:
Articolo 1
Dignità umana
La dignità umana
è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Articolo 4
Proibizione della
tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
Nessuno può
essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o
degradanti.
Articolo 6
Diritto alla
libertà e alla sicurezza
Ogni individuo ha
diritto alla libertà e alla sicurezza.
Articolo 7
Rispetto della
vita privata e della vita familiare
Ogni individuo ha
diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del
proprio domicilio e delle sue comunicazioni.
Articolo 8
Protezione dei
dati di carattere personale
1. Ogni individuo
ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo
riguardano.
2. Tali dati
devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità
determinate e in base al consenso della
persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla
legge. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che
lo riguardano e di ottenerne la rettifica.
- Il rispetto
di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità
indipendente.
Articolo 11
Libertà di
espressione e d'informazione
1. Ogni individuo
ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la
libertà di opinione e la libertà di
ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa
essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di
frontiera.
- La libertà
dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
Articolo 12
Libertà di
riunione e di associazione
1. Ogni individuo
ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di
associazione a tutti i livelli,
segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il
diritto di ogni individuo di fondare sindacati insieme con altri e di
aderirvi per la difesa dei propri interessi.
2. I partiti
politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà
politica dei cittadini
dell'Unione.
Articolo 17
Diritto di
proprietà
1. Ogni individuo
ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquistato
legalmente, di usarli, di
disporne e di lasciarli in eredità. Nessuno può essere privato
della proprietà se non per causa di pubblico interesse, nei casi e
nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di
una giusta indennità per la perdita della stessa. L'uso dei beni può
essere regolato dalla legge nei limiti imposti dall'interesse
generale.
Articolo 21
Non
discriminazione
1. È vietata
qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul
sesso, la razza, il colore
della pelle o
l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua,
la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di
qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il
patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.
2. Nell'ambito
d'applicazione del trattato che istituisce la Comunità europea e del
trattato sull'Unione europea è vietata qualsiasi discriminazione
fondata sulla cittadinanza, fatte salve le disposizioni particolari
contenute nei trattati stessi
Articolo 41
Diritto ad una
buona amministrazione
1. Ogni individuo
ha diritto a che le questioni che lo riguardano siano trattate in
modo imparziale, equo ed entro un
termine ragionevole dalle istituzioni e dagli organi dell'Unione.
2. Tale diritto
comprende in particolare:
il diritto di
ogni individuo di essere ascoltato prima che nei suoi confronti venga
adottato un provvedimento
individuale che gli rechi pregiudizio, il diritto di
ogni individuo di accedere al fascicolo che lo riguarda, nel rispetto
dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto
professionale, l'obbligo per l'amministrazione di motivare le
proprie decisioni.
3. Ogni individuo
ha diritto al risarcimento da parte della Comunità dei danni
cagionati dalle sue istituzioni o dai
suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni conformemente ai
principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati membri.
4. Ogni individuo
può rivolgersi alle istituzioni dell'Unione in una delle lingue del
trattato e deve ricevere una
risposta nella stessa lingua.
Articolo 45
Libertà di
circolazione e di soggiorno
1. Ogni cittadino
dell'Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente
nel territorio degli Stati membri.
2. La libertà di
circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente al
trattato che istituisce la
Comunità europea, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono
legalmente nel territorio di uno Stato membro.
Marco Barone
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