C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

A quando il responso sul caso Medjugorje?




Un villaggio sconosciuto ai più, è diventato nel corso del tempo non una meta ma la meta per milioni di pellegrini che credono nella Madonna.
Su Medjugorje è stato scritto di tutto e di più, guerre e conflitti all'interno della Chiesa, querele, esposti e diffide di ogni genere.
A partire dal 1 marzo del 1984 la così detta Vergine appariva ogni gioverà rivolgendo messaggi alla comunità parrocchiale di Medjugorje e, tramite questa, a tutto il mondo. Ma ad iniziare dal 25 gennaio 1987 i messaggi al mondo saranno, salvo quelli straordinari, del 25 del mese. E tutto ciò continua in questo secolo.
E' interessante notare alcuni passaggi dei messaggi della “Vergine”.
Il 30 aprile del 1984 tramite la veggente Marija dirà che "Non voglio costringere nessuno a fare ciò che non sente e non desidera da sé, sebbene io abbia avuto per la parrocchia messaggi particolari, coi quali volevo risvegliare la fede di ogni credente?Purtroppo un numero molto esiguo ha raccolto i messaggi del giovedi. All'inizio erano parecchi.Ma poi è diventata come un'abitudine. Ed ora, in questo ultimo periodo, chiedono dei messaggi solo per curiosità, e non per fede e per devozione verso mio Figlio e verso di me. "
Una cosa similare accadrà il 10 maggio del 1984 dove dirà: Voi però procurate di ascoltare i miei consigli!
Ed alla fine alla chiamata la risposta vi è stata.
Si è passati nel giro di pochi giorni, dalla “minaccia” velata di non apparire più perché in pochi rispondevano ai suoi messaggi, a migliaia e poi milioni di pellegrini che puntualmente si presenteranno nel giorno e periodo stabilito. 
D'altronde mica si poteva far rimanere male la madonna, oppure rischiare la sua "fuga".
Una calendarizzazione a dir poco incredibile, ma certamente utile anche per la programmazione dei viaggi. Infatti esistono centinaia di tour operator specializzati che organizzano pellegrinaggi di gruppo e individuali in aereo,traghetto o pullman dalla principali città d'Italia ma anche del mondo.
Tra le varie segnalazioni che sono emerse nel corso del tempo, oltre al proliferare di alberghi in quella zona ed al profitto a vantaggio di pochi, è stato anche evidenziato che uno dei veggenti Ivan Dragicevic negli Stati Uniti è strettamente collegato ad una società denominata 206 TOUR INC. , fondata nel 1985 e diretta dalla croata Milanka M. Lachman, intima amica di tutti i veggenti di Medjugorje, che fattura annualmente 750.000 $ di proventi da pellegrinaggi in luoghi a carattere religioso tra cui spicca al n. 1) proprio Medjugorje. Si segnala in proposito anche questo sito per meglio comprendere alcune particolarità di tutta questa vicenda.

Nel 2010 è stata costituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, una Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje. Detta Commissione, composta da una ventina fra cardinali, vescovi, periti ed esperti, doveva lavorare in maniera riservata, sottoponendo infine l’esito del proprio studio alle istanze del dicastero. Il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, interpellato dai giornalisti, ricordava che, nel passato, c’era una Commissione diocesana che poi aveva trasferito la questione alla Conferenza episcopale della Jugoslavia, sottolineando il fatto che il fenomeno oltrepassava la competenza della diocesi. La Commissione della Conferenza episcopale jugoslava, per la dissoluzione del Paese balcanico, non aveva concluso i propri lavori e per questo motivo i vescovi della Bosnia ed Erzegovina hanno chiesto alla Congregazione per la Dottrina della Fede di prendere in mano la questione. La Commissione Internazionale di inchiesta su Medjugorje si è riunita per la sua prima sessione il 26 marzo 2010. La Commissione, presieduta dal card. Camillo Ruini, vicario generale emerito di Sua Santità per la diocesi di Roma, è composta dai cardinali Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l‘Evangelizzazione dei Popoli, Vinko Puljić, arcivescovo di Vrhbosna e presidente della Conferenza episcopale di Bosnia ed Erzegovina; Josip Bοzanić, arcivescovo di Zagreb e vicepresidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, Julián Herranz, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Ne fanno parte, tra gli altri, anche mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; mons. Tony Anatrella, psicoanalista; mons. Pierangelo Sequeri, teologo; padre A. Maria David Jaeger, consultore del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi; padre Zdzisław Józef Kijas, relatore della Congregazione delle Cause dei Santi. Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche alcuni esperti. Le conclusioni saranno sottoposte alle istanze della Congregazione per la Dottrina della Fede .
Ad oggi nulla è stato comunicato in merito alle risultanze del lavoro di questa Commissione, forse i lavori sono ancora in itinere, ma ciò che sorprende è il carattere del riserbo. Perché mantenere segreti i risultati del lavoro della Commissione? Se quello di Medjugorje è una caso di truffa di abuso della credulità popolare, dunque reato, perché non denunciarlo pubblicamente? Una Chiesa che mantiene il silenzio rischia di essere complice in tutto ciò.
Nel 2011 un cattolico ha presentato una denuncia - querela per “abuso della credulità popolare” in relazione alle presunte apparizioni di Medjugorje, inoltrata in data 13 ottobre 2011 agli Uffici della Procura della Repubblica di Roma e di Como nei confronti del Papa Benedetto XVI, quale, in quel momento, legale rappresentante della Chiesa Cattolica con sede in Roma, Città del Vaticano, e di Padre Livio Fanzaga, quale legale rappresentante dell’Associazione Radio Maria con sede in Erba (Como), Via F. Turati n. 7, ai quali è stato contestato il reato previsto e punito dall’articolo 661 Codice Penale;


Una notizia che è stata ripresa dalla stampa internazionale, nulla o poco  è emerso in quella italiana.

Insomma qualcosa di palesemente anomalo in tale vicenda sussiste, ma i nodi probabilmente verranno presto al pettine e Medjugorje verrà ricordato come il più grande scandalo di abuso di credulità popolare e conseguente profitto? Oppure la fede sarà talmente forte da dominare ancora una volta ogni ragione? D'altronde nessuno obbliga le persone a spendere 2 mila euro per un pellegrinaggio, libera scelta, ma quando questa scelta è condizionata se non vincolata alla propria fede e quando la fede diventa strumento di inganno, come rimanere indifferenti? Il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione ha reso noto il programma di uno dei più grandi eventi dell’Anno della Fede: la Giornata Mariana sul tema “Beata perché hai creduto”, che si terrà in Vaticano il 12 e 13 Ottobre 2013. La Giornata Mariana si terrà nell’anniversario dell’ultima apparizione della Beata Vergine Maria a Fatima e, per l’occasione, sarà presente in Vaticano la statua originale della Madonna di Fatima, proveniente appunto da Fatima. Sarà quella l'occasione dove si conoscerà di più sul caso  Medjugorje?
Eppure mentre si tenta l'operazione trasparenza sul caso IOR,lo stesso zelo sembra non emergere su questioni certamente non di minore importanza a livello sociale.
Ma la storia ha ben insegnato che anche innanzi all'evidenza piuttosto che accettare la realtà si preferisce coltivare l'illusione della grande apparenza. Timorati dalla fede, nella fede, dominata ogni ratio.

Commenti

  1. Se non sai le cose,non parlare,ci fai piu' bella figura.lo sai quanti miracoli avvengono a Medjugorje ? Tanti ma proprio tanti.

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