Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

L'ordine piano e la Presidenza della Repubblica




"Sono certo, Santità, che ci incontreremo con eguale slancio sulla stessa strada, con attenzione a quel che si muove ed evolve attorno a noi, e sempre in spirito di reciproco rispetto, di chiara distinzione e di fattiva concordia". Queste sono alcune delle parole pronunciate dall'attuale Presidente della Repubblica Italiana durante l'incontro con il Monarca Assoluto, capo dello Stato Vaticano, Vescovo di Roma e dunque papa.
E' singolare notare come lo spirito della concordia sia anche formalizzato dal più prestigioso ordine equestre pontificio regolarmente conferito anche ai laici, l'Ordine Piano.
L’Ordine Piano fu istituito dal Papa Pio IX nel 1847 è attualmente il primo Ordine cavalleresco regolarmente conferito della Santa Sede apostolica.
E' singolare notare come la maggioranza siano italiani su un totale di 27, da fascisti come Mussolini e Ciano, a Napolitano, Scalfaro e Ciampi, tre Presidenti della Repubblica Italiana, ma si segnala anche il nome di Berlusconi, di Frattini, di Fini, di Maroni, di Gianni Letta. Insomma, da un lato questa può essere intesa come una normale onorificenza conferita da un Capo di uno Stato estero, ma dall'altro, visto che quando di mezzo vi è il Vaticano mai nulla può essere letto come un normale atto ordinario, vista l'ingerenza perenne che la Chiesa ed il clero esercita in Italia, come non intendere il conferimento di questo titolo come una sorta di garanzia volta a salvaguardare,anche con il simbolismo, il potere della Chiesa nello Stato non più nostro e che forse mai è stato veramente nostro?
I fatti non smentiscono purtroppo questi maliziosi pensieri.


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