Domenica
21 e lunedì 22 aprile 2013 le
elettrici e gli elettori del Friuli Venezia Giulia
sono chiamati a votare per
l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale,
oltre che per il rinnovo delle amministrazioni degli enti locali in
scadenza.Si
voterà il candidato, la candidata, oppure il programma? La
situazione a livello locale dovrebbe essere simile a quella
nazionale, i programmi hanno una certa importanza, ma non saranno
determinanti qualora il candidato o la candidata che sosterrà certe
e date questioni non sarà credibile, non ispirerà fiducia, non
rappresenterà una idea che nella sua vaghezza possa attirare in via
calamitosa l'interesse individuale dell'elettore od elettrice. D'altronde
ci sarà chi voterà per propri interessi particolari, chi
semplicemente per antipatia politica, chi per simpatia politica, chi
per la regola dell'alternanza. La
mia attenzione cadrà sulla questione costi della politica. Un tema
che ha determinato il successo a livello nazionale del M5S ed una
bastonata elettorale per le altre componenti politiche. Il
tutto ricordando che in base al apporto BES 2013 Istat e Cnel emerge
che nella nostra regione il livello di partecipazione civica e
politica è maggiore, con valori superiori al 70%, rispetto alla
media nazionale, e ciò vorrà pur dire qualcosa. Andiamo
a vedere cosa prevedono, sulla questione costi della politica, i
programmi delle principali forze politiche in campo, Pd, Pdl,
Un'altra Regione, M5s.
Il
programma del PD
è di ben 66 pagine, dettagliato, concreto ma pesante da leggere.
Lo
slogan di apertura è il seguente:
“TORNIAMO
AD ESSERE SPECIALI”.
Uno
slogan caro alla corrente renziana del Pd . Cosa
prevede il Pd in tema di costi della politica? La così detta
questione anti-casta, che in FVG ha creato grande scalpore ed
indignazione dopo le recenti inchieste avviate dalla Magistratura?
Taglio
dell'indennità dei consiglieri regionali per
portarla a livello dell'indennità dei sindaci di Comuni
capoluogo;eliminazione
della quota di integrazione dell'indennità; si
tratta di eliminare la quota cui il Consiglio regionale integra
l'indennità di fine mandato dei consiglieri regionali;
eliminazione
del fondo riservato da 25 mila € alle Presidenze; ripristino del
registro delle dotazioni informatiche e di ufficio;
eliminazione
della quota di indennità destinata al vitalizio in
forma contributiva dei consiglieri regionali. Si specifica anche che
nei
ruoli di gestione non devono essere nominati rappresentanti politici
ma solo professionalità
e competenze di
quel campo;
ogni
nominato dovrà rendicontare
annualmente
l'attività svolta;
le
nomine saranno liberamente accessibili per il cittadino con il libro
bianco delle nomine;
la
riforma delle norme sulle incompatibilità
punterà
ad eliminare ogni tipo di conflitto di interessi;
chi
percepisce una forma di vitalizio
e
viene nominato in enti regionali non potrà percepire alcuna
indennità derivante da quel ruolo;
recepimento
delle normative nazionali sui consigli di amministrazione delle
società pubbliche che impongono il limite massimo di tre componenti.
Il
PDL
invece ha un programma
di 24 pagine più generico ma snello nella sua lettura.
Lo
slogan di apertura sarà: BUONA
AUTONOMIA = BUONA ECONOMIA.
In
tema di costi della politica si desume quanto ora segue:
Il
Friuli Venezia Giulia ha già avviato una consistente azione in
questa prospettiva
con la riduzione del numero dei Consiglieri regionali e la riduzione
significativa delle indennità degli eletti, degli amministratori di
enti e società e delle assegnazioni ai gruppi consiliari. Per il
Presidente della Regione, per gli Assessori e per i Consiglieri
regionali le indennità saranno ulteriormente ridotte del 20% ed
eliminati i rimborsi forfettari. Questo programma sarà completato
con una ricognizione di tutte le realtà istituzionali o comunque
partecipate della Regione al fine di procedere a soppressioni di
quelle non indispensabili, ovvero ad ulteriori riduzioni degli organi
delle stesse, privilegiando gli amministratori o direzioni uniche con
comprovate
capacità in luogo di pletorici consigli di amministrazione. Per
assicurare ulteriore trasparenza alle spese relative agli apparati
politici, le stesse saranno pubblicate periodicamente sul sito
ufficiale della Regione. La relativa regolamentazione sarà approvata
entro tre mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale.
UN’ALTRA
REGIONE invece
ha un programma di sole 15 pagine,
ancora più semplice da leggere ma sembra essere più concreto e
dettagliato rispetto a quello del PDL.
Non
ha uno slogan di apertura, ma in via teorica questo potrebbe essere
identificato con il nome della lista. Non ha un punto specifico
sulla questione “casta” ma rileva che dal
riassetto della governance deriverà la soppressione
di tutti quegli enti, organismi e società create dalla
mano pubblica per
gestire funzioni che confluiranno nella titolarità degli Enti
sovracomunali. Troppi doppioni e sovrapposizioni. Inutili e costosi
consigli d'amministrazione verranno soppressi per consentire una più
equa e funzionale distribuzione sul territorio delle risorse
economiche.
Il
M5S non
ha disponibile,ad oggi che scrivo questo intervento, il programma
elettorale in formato pdf quindi dovrai andare a leggere le singole
voci sul sito internet, così divise:
AMBIENTE
e TERRITORIO
; CULTURA
;ECONOMIA
; ISTITUZIONI
; SALUTE. Lo
slogan di apertura è: Consultate
il nostro programma e aiutateci a scriverlo! In tema di costi della
politica, cavallo di battaglia del M5S ma pienamente emulato dalle
principali forze politiche in campo si evidenzia : Per
tutti i consiglieri regionali-
Riduzione a 2500 €/mese netti di indennità; passaggio al sistema
pensionistico contributivo; abolizione dell’indennità di fine
mandato; abolizione di ogni rimborso spese forfettario; controlli
rigorosi sulle spese di consiglieri. Per
tutti i gruppi consiliari:
riduzione dei contributi di funzionamento; verifica periodica sulle
spese effettuate.
Programma
o candidato o candidata?
Vista
la partecipazione attiva della gente di questa terra, internet,
media, dibattiti e piazze saranno importanti, le une non dovranno
escludere le altre, e se così non sarà si commetterà un grave
errore strategico, e probabilmente proprio il tema dei costi della
politica, che nei programmi elettorali il PD e M5S affrontano in modo
certamente più specifico e dettagliato rispetto al PDL ed Un'Altra
Regione, sarà , a parere di chi ora scrive, determinante anche per
l'elezione del futuro Presidente della Regione del FVG.
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