L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Il degrado dell'ex Silos di Trieste, nonostante tutto continua



Da anni si denuncia il degrado dell'area circostante l'ex Silos di Trieste che attualmente ospita un parcheggio coperto, da centinaia di posti auto e poco frequentato, nonché la locale autostazione.
E' situato praticamente in centro città e sarebbe il biglietto da visita per le persone che giungono a Trieste con il proprio mezzo e decidono di parcheggiare in quell'area oppure per coloro che arrivano con l'autobus.
Un palazzo da tempo circondato da reti metalliche, per il rischio caduta di intonaco od altro, reti che circondano anche due targhe che ricordano eventi storici diversi.

Una targa del comune di Trieste, con una corona collocata sulla rete metallica, ricorderà che in quel luogo vi è stato il passaggio degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia accolti a Trieste dal 1947,


 una seconda targa invece, collocata dall'ADPPIA che nei venti mesi di occupazione tedesca (1943/45) partì da quel luogo, la maggior parte dei trasporti della morte diretti dall'Italia ai campi di sterminio nazisti, attraverso i binari dell'area commerciale,con vagoni chiusi o aperti, i vagoni della disumanità.

Storia e degrado convivono.
L'entrata del parcheggio è ancora oggi assediata dall'immondizia, dalla precarietà di una struttura che continua a tenere aperto il dibattito politico in città.
Fiumi di parole che si perdono nella realtà dell'incuria perdurante.

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