Casi
di scuole in cattivo stato di manutenzione, pericolanti, ve ne sono a
migliaia.
Ogni
città avrà almeno un paio di scuole non a norma di legge.
Il
popolo scolastico rischia ogni giorno la propria vita.
Ed
allora pensando al caso dell'Ilva di Taranto, dell'Italcementi ora,
perché non ricorrere all'estrema ratio del sequestro preventivo
anche per le scuole insicure?
La
competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed
ordinaria in materia di edilizia scolastica è a carico dell'ente
locale, proprietario degli immobili.
Lo
Stato ha recentemente conferito un pacchetto di finanziamenti volto a
sanare una situazione di precarietà incredibile a livello di
sicurezza. Ma questi lavori in molte realtà tardano ad iniziare e la
situazione di insicurezza persiste.
Con
decreto motivato del Giudice su richiesta del P.M. "quando vi è
pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato
possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare
la commissione di altri reati" si può disporre il sequestro
preventivo dell'immobile scolastico o della singola area individuata
come non sicura.
Frequentare
e vivere una scuola non a norma di legge in tema di sicurezza è un
reato.
RSU,
RLS e genitori e gruppi di studenti, dovrebbero produrre, caso per caso, un vero e proprio
esposto alla Procura della Repubblica locale, per chiedere di
effettuare i rilievi specifici ed adottare i provvedimenti ritenuti
più congrui.
In
più non occorre dimenticare che nella scuola esiste una normativa
particolare che salvaguarderebbe nel caso di sequestro preventivo i
diritti sia dei lavoratori che degli studenti.
Infatti,
nel caso di evento di chiusura totale della scuola
per interventi di manutenzione straordinaria che precludono al
personale e agli allievi l’accesso ai locali, le assenze che ne
deriveranno saranno legittimate e nessuna decurtazione economica o
di recupero dovrà avvenire.
E lo stesso discorso vale per gli
studenti per la validità dell'anno scolastico. Anche se la
situazione non è univoca, di norma, i giorni di lezione perduti per
cause di forza maggiore, ove ben rientrerebbe il caso di sequestro
preventivo, non dovranno essere recuperati e conseguentemente l’anno
scolastico anche se non si rispetta i 200 giorni di lezione, non
verrà formalmente pregiudicato nella sua validità.
Una
provocazione? Nell'indifferenza totale, si devono scegliere i beni
primari da tutelare. Il diritto all'integrità psicofisica
dell'intero popolo scolastico è un bene primario e comune nonché
individuale da soddisfare senza condizione alcuna.
Commenti
Posta un commento