A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

SMS Solidale per i terremotati, quale destinazione per i fondi raccolti?




Ogni volta che in Italia accade una tragedia, prevedibile ed evitabile, ma non evitata, parte la solidarietà anche tramite la raccolta fondi via sms.
La richiesta per raccogliere i fondi tramite il noto numero 45500 ha avuto luogo su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia Romagna e con l'ausilio degli operatori di telefonia mobile .

Nel sito della Protezione civile si legge che il ricavato della sottoscrizione sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto, e che ad oggi sono stati raccolti ben 8.178.692 euro.

Una cifra impressionante destinata a crescere.

A queste modalità di raccolta se ne aggiungono altre, come versamenti su conti correnti postali, bonifico bancario, o versamento diretto presso le agenzie bancarie convenzionate.

Ma qualcuno si è mai chiesto che fine faranno questi soldi? Come verranno utilizzati?
Perché anche nei canali televisivi del servizio pubblico, o nei vari media , che ogni giorno promuovono questa raccolta fondi non informano sul totale raccolto e sulla destinazione dei fondi?

Beh per quanto concerne la seconda problematica in realtà non possono conferire alcuna risposta, perché non esiste una destinazione specifica. Non si conoscono i criteri, non si conoscono le destinazioni finali, non si conosce nulla.
Infatti, per esempio, nel caso dell'alluvione della Liguria e della Toscana, ove è partita una procedura simile, Protezione Civile, rappresentati del mondo dell’informazione - gli operatori di telefonia fissa e mobile e le Regioni Liguria e Toscana, hanno concordato le modalità tecniche su come utilizzare i fondi raccolti. Nel caso dell'alluvione ligure e toscano era emersa la necessità che i commissari delegati per la gestione dell’emergenza delle due regioni, provvedessero ad individuare con precisione le opere da finanziare con i soldi raccolti dalla campagna.
Si parlava in quel caso di un totale di 6.043.140 euro di cui 3.521.965 euro sono stati destinati alla Liguria e 2.521.175 alla Toscana. Ad oggi però quei soldi ancora non sono disponibili per problemi di burocrazia, ma le opere ove intervenire sono state già decise e concordate.

Forse sarebbe il caso di spiegare ai cittadini come funziona il meccanismo della raccolta fondi per sms, forse sarebbe il caso di spiegare alla popolazione che i soldi raccolti non sono e non saranno disponibili a breve, ma dovrà trascorrere molto tempo, certamente non conciliabile con le esigenze immediate dell'emergenza, forse sarebbe il caso di spiegare ed ora ribadire agli italiani che quei soldi non verranno utilizzati a breve termine, forse sarebbe il caso di spiegare agli italiani che l'utilizzo finale di quei soldi sarà rimesso ad una valutazione  discrezionale tecnica e politica tutta da definire.

Una incertezza assoluta, che si basa però sul quel principio di fiducia che lega la popolazione alla protezione civile, che gli eventi passati hanno rischiato di compromettere.
E forse proprio alla luce del caso G8 e terremoto dell'Abruzzo, sarebbe giusto invertire rotta e conferire un segnale positivo in tal senso.
Basterebbe poco, un tocco di trasparenza ed un tocco di chiarezza, ciò è chiedere troppo, visto e rilevato che i contributi sono degli italiani e non solo?

Commenti

  1. Grazie per aver scritto un post su questo argomento, è dal 2009 che col blog e col gruppo facebook chiediamo venga adottata trasparenza amministrativa nella Protezione Civile.

    cheneavetefatto.blogspot.com

    Stefano Pertosa

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