In
Italia ti possono privare dei diritti sul lavoro, visto e rilevato
che oggi giorno si mira a difendere l'esistenza del lavoro, possono
aumentare le tasse, possono tutto, ma quando colpiscono l'ambiente
che circonda la tua vita quotidiana allora il popolo scende in
Piazza.
Questo
è un dato di fatto reale.
Penso
per esempio a Scanzano o alla battaglia ancora in itinere della Val
di Susa, alla vicenda della Val Rosandra, che confermano quanto la
tutela ambientale sia importante per la popolazione.
Ma
nello stesso tempo ciò che emerge, per l'ennesima volta, come se le
battaglie storiche non abbiano insegnato nulla, ed in questo caso
verrebbe da dire perseverare è Stato, è l'assoluta mancanza di
democrazia.
Una
società che pretende di definirsi democratica deve ascoltare la
popolazione, devo consultare preventivamente e non successivamente la
popolazione.
Imporre
dall'alto come una scelta dovuta la realizzazione di una discarica,
conferma che questa volontà di rendere la democrazia degna di tal
nome, in Italia, non esiste.
Di
esempi ve se sarebbero a centinaia, penso alla violenza realizzata
verso il referendum sull'acqua, penso alla costituzionalizzazione del
pareggio di bilancio, norma che ha inserito il principio cardine del
fiscal compact, a prescindere dal fatto che questo venga ratificato o
meno, penso alla questione Tav .
Paradosso
vuole che ’Amministrazione provinciale di Roma aderisca alla
Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si svolgerà proprio il
5 giugno 2012. Nel sito della Provincia romana si legge che
Anche quest’anno, dunque, aderendo alla mobilitazione
dell’ONU, la Provincia contribuisce a promuovere lo sviluppo
sostenibile e la tutela dell’ambiente. L’iniziativa
coincide con l’inaugurazione del parco-giochi di Via Alessandro
Vivenza, a Roma, nel Municipio 12.
Intenti,
parole, ma la realtà sembra essere altra.
Pian
dell'Olmo è la dimostrazione palese della demagogia istituzionale.
Il
Ministero dell'Ambiente ha assicurato piena collaborazione tecnica al
prefetto, anche per consentire una valutazione comparativa delle
diverse soluzioni, così come chiesto dalla legge. A questo
proposito, rende noto il Ministero, in linea con le leggi
nazionali e le normative europee, l’area deve escludere rischi di
inquinamento dell’ambiente e della falda idrica, assicurare una
distanza adeguata dell'impianto dai centri abitati, garantendo
al tempo stesso la tutela dei beni culturali, ed essere
servito in modo adeguato dalla rete viaria per ridurre gli impatti
della movimentazione dei rifiuti.
Ma
il sindaco di Riano, Marinella
Ricceri, afferma che "Non è più il tempo del buon senso,
non è più il tempo di essere civili come istituzioni visto che
quelli sopra di noi non lo sono stati. Da tempo abbiamo chiesto un
incontro e non c'è mai stato, andremo a farci ricevere".
Chi
ha ragione?
E'
chiaro che una problematica esiste ed è quella della democrazia
partecipata e reale che ancora una volta non trova affermazione.
Ascoltare
la popolazione, consultarsi preventivamente con la popolazione
sarebbe la cosa migliore per evitare contrasti e sofferenze di varia
natura.
Uno
Stato degno di tal nome dovrebbe tenere conto di ciò.
Pian
dell'Olmo sarà il nuovo corno da cui partirà la musica della
ribellione, per opporsi a quel modo di fare di uno Stato che impone
il proprio autoritarismo senza rispettare la volontà popolare?
Pian
dell'Olmo sarà la nuova Val di Susa, una battaglia nata dalla difesa
del territorio contro l'abuso di potere di uno Stato autoritario che
lede ogni democrazia, che non vuole ascoltare, ma solo imporre?
Eppure
basterebbe ancora una volta quel noto e retorico poco.
Poco
per la difesa della democrazia, molto per il rispetto della sovranità
astratta popolare.
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