L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

Ci siamo, il governo è caduto.

Italiane ed italiani,
in tal tempo ove riunioni e poche passioni,
ove strade e vie senza più meta infiammano il desiderio della rivolta,
ove il giorno è l'unico senso ad una vita senza confine,
ove la mattina ti alzi senza saper cosa mai ti aspetterà,
lavoro o licenziamento,
turbamento o incazzatura perenne,
vi comunico
che il pomo punico
ha saziato la teatrale concordia
alimentando l'insanabile discordia
nel gioco di quel dado sottratto alla mano del popolo
e tratto nel palazzo del potere.
Il governo è caduto.
Caduto nel fango del lor stesso potere,
e tutti a chinar la testa alla non più sovranità popolare?
Giammai.
Il governo è caduto,
tal decisione maturata per volontà dei creditori del capitale,
chiamali se vuoi Francia e Germania, 
santificata dal  Draghi non ribelle,
che la giustizia sociale ancor offende,
verrà con tetra sofferenza 
ed istituzionale riconoscenza,
comunicata,
annunciata
e l'operazione massacro sociale è, ahimè, iniziata.
Molti parleranno di lodevole sacrificio,
altri di un complotto giudizario, comunista ed arrivista,
ma in verità si affiderà la scrittura
della capitale congiura
alle mani del terzo potere,
potere vaticano,
padronale,
potere fittiziamente apolitico
immensamente apocalittico
per la giustizia sociale.

Però nonostante  la consapevolezza
di dover affrontar una viva ed immensa amarezza,
perchè la trinità del governo di unità nazionale,
chiesa, padroni e banchieri,
in fieri ambasciatori
del nuovo potere che avanza
in tal infuocata danza,


rischierà di far tacere
il grido della rivolta,
ora sorrido.

Sorrido perchè 
non vedremo più 
il scavalier e la sua corte,
certo vi sarà una padronale e dura
sorte che in qualche modo tutti
insieme
affronteremo,
ma in ogni caso,
e senza caso,
non festeggerò la caduta del governo
ma non piangerò la caduta del governo,
ma un bel andate a fanculo
questo sì che lo urlo con viva passione
ed immensa indignAzione.
Il governo è caduto.

Marco Barone

segue video poesia...



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