Mantenere le promesse è per il Gruppo Fiat un valore fondamentale, perché vogliamo essere un’Azienda credibile ed affidabile. Questo è quanto emerge nella carta dei valori del gruppo Fiat. Peccato però che non appena terminano gli incentivi statali le vendite delle auto fiat crollano.
Ma in tutto ciò sorge un quesito.
Ad oggi risulta che l'accomandita della famiglia Agnelli detiene in Fiat Industrial il 30,417% del capitale attraverso Exor e la parte rimanente attraverso Fiat Spa.
Per quanto riguarda Fiat Spa, invece, la quota è detenuta interamente dalla finanziaria Exor.
La EXOR S.p.A. è una delle principali società d’investimento europee ed è controllata dalla Famiglia Agnelli.
Gli Agnelli non vengono mai tirati in ballo in tutta questa vicenda, triste, tristissima, per il sindacalismo italiano, perchè? Perchè gli Agnelli non intervengono espressamente sul punto invece di relegare il tutto al loro uomo quale Marchionne?
Forse i fatti rispondono meglio di ogni parola pronunciata o pronunciabile.
Pochi giorni dopo il referendum si svolgerà lo sciopero indetto dalla Fiom con varie manifestazioni regionali.
Ma è notizia recente che i Cobas per la giornata del 28 gennaio 2010 convocano lo sciopero generale.
Nel comunicato del sindacato di base si legge che i "COBAS stanno lavorando perchè l'accordo ignobile venga respinto dal NO referendario dei/lle lavoratori/trici Fiat, ma ritengono anche decisivo che venga esteso a tutti/e i/le lavoratori/trici lo sciopero che la Fiom ha indetto per i metalmeccanici il 28 gennaio. La richiesta Fiom alla Cgil di convocazione di uno sciopero generale non verrà mai accolta, perchè la Cgil condivide le politiche liberiste, ha sottoscritto in questi anni ogni cedimento al padronato e ai governi, ed è stata la principale responsabile, con Cisl e Uil, della distruzione dei diritti sindacali e di sciopero, prima ai danni dei COBAS e del sindacalismo di base, poi di chiunque non accettasse le politiche concertative.
SPETTA DUNQUE AI COBAS LA RESPONSABILITA' DI CONVOCARE PER IL 28 GENNAIO LO SCIOPERO GENERALEDI TUTTI I LAVORATORI/TRICI PUBBLICI E PRIVATI PER L'INTERA GIORNATA, rispondendo anche alle richieste di generaliz- zazione dello sciopero venute dal movimento degli studenti medi e universitari e da tante strutture del conflitto sociale, territoriale e ambientale"
Questa iniziativa non può che essere letta positivamente, e deve essere affrontato specialmente il punto nodale della questione quale quello della democrazia sindacale.
Perchè la Fiom si troverà presto nelle stesse condizioni di non agibilità in cui da decenni vive il sindacalismo di base. Questo deve essere il momento per discutere di rappresentanza sindacale, di democrazia sindacale, tutelando tutte le realtà anche quelle non concertative che ad oggi non possono neanche svolgere assemblea sindacale nei luoghi di lavoro.
Il nuovo anno è iniziato bene, ovvero all'insegna della lotta.
Il diritto di sciopero deve essere tutelato, protetto ed esteso e non oggetto di strumentalizzazioni politiche e non essere usato per campagne elettorali a sostegno di determinati partiti.
Il 28 gennaio può e deve essere un momento importante di condivisione allargata della lotta per la difesa della democrazia sindacale.
Marco Barone
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