Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Fiume. Una grande Fake News tutta dannunziana

Fiume è stato un contenitore di grandi Fake News, si direbbe oggi. A partire dall'origine. La Vittoria Mutilata. Come se Fiume spettasse di diritto o per qualche diritto all'Italia. Falso. Nessun atto giuridico, o patto, a partire da quello di Londra, contemplava l'assegnazione di Fiume all'Italia. Ma questa invenzione e bugia tutta dannunziana servì per occupare una città per 500 giorni, esasperala, distruggere il suo tessuto socio economico e farla scivolare nel 1924 all'Italia fascista. Come Fake News la storiella  di Lenin che difende D'Annunzio e l'occupazione della città di Fiume. Una delle poche fonti che si trovano sono la Stampa del 30 dicembre 1920. Dove si può leggere:  "il movimento dannunziano è perfettamente e profondamente rivoluzionario,perchè D'Annunzio è un rivoluzionario. Lo ha detto anche Lenin al Congresso di Mosca".  La fonte di questa notizia sarebbe Bombacci.  E la cosa incredibile è che il tutto sarebbe avvenuto nei corridoi di Montecitorio! In un articolo che si intitola, conversazioni di corridoio. Da non credere. E che dire del divorzio introdotto a Fiume da
D'Annunzio? Anche questa una balla colossale. Perchè il divorzio a Fiume esisteva già da diversi anni essendo contemplato dall'Ungheria a cui faceva capo la città di Fiume.  Come vittima delle Fake News fu la testa dell'aquila bicipite.Segata dai legionari perchè si era detto che fosse il simbolo dell'Impero Austroungarico. Un falso storico clamoroso. La prima scultura che si trovava sulla Torre civica venne realizzata in latta e fu posta  nel 1754, e rimossa nel 1890 durante i lavori di restauro della cupola. Questa scultura raffigurava l’aquila monocipite, e fu l’opera del calderaio fiumano Lodovico Ruppani. Successivamente nel 1906 fu posta una nuova scultura in metallo che questa volta raffigurava l’aquila bicipite, dono dell’Associazione delle donne fiumane. La scultura fu fusa nella fonderia cittadina di Matteo Skull, su modello di legno di Vittorio De Marco, che nel 1919 subì danneggiamenti dai legionari dannunziani e fu distrutta nel 1949, da quando la Torre civica è rimasta senza questo simbolo storico che è stato ripristinato solo nel 2017.
mb

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