Dopo Al-Qāʿida, l'ISIS. Dopo l'ISIS,vedremo, oramai tutto è possibile in questo mondo. ISIS Che per tre anni pieni ha evidenziato tutta la vulnerabilità dell'Europa. Il primo attentato è stato quello del 7 gennaio 2015,quello contro la sede di Charlie Hebdo. Ricordate, siamo tutti Charlie Hebdo? E' durato poco. Oggi i vignettisti che osano criticare qualcuno di scomodo vengono bastonati come non mai. L'ultimo grande attentato è stato il 17 agosto a Barcellona. Poi, poca roba, anche se delle vittime purtroppo ci sono state, ma un niente rispetto al loro modo tradizionale di operare. In totale, in questi tre anni, 347 vittime, 150 nel 2015, 135 nel 2016, 62 nel 2017, oltre a decine di feriti e centinaia di arresti. Per quanto riguarda l'Europa. Tanti, se non troppi, gli interrogativi su questo terrorismo. Le modalità in cui colpivano, i documenti ritrovati, le uccisioni mirate, le cose dette e non dette. Un modo di fare che ha ricordato quello della strategia della tensione in Italia. L'Europa era andata in tilt. L'ossessione della sicurezza ha conquistato ogni angolo, ogni sagra paesana era caratterizzata dal timore di rischi attentati. Si è costruita una regia mediatica oscena, che è stata, inconsapevolmente, funzionale a quello che voleva quel terrorismo, seminare terrore, non farti più sentire sicuro a casa tua. Bastava un video, una foto, un messaggio catturato in qualsiasi anonima chat. E si scatenava il panico. Città militarizzate, New Jersey ovunque, ritorni di controlli al confine e soprattutto si è fomentata una caccia al migrante spaventosa, con la retorica che i terroristi potevano confondersi tra i migranti. Si parlava addirittura di una terza guerra mondiale a pezzetti. Poi, si è spento tutto. All'improvviso. Un paio di cannonate, un paio di settimane di combattimenti e quella robaccia ridicola islamista con il suo stato fantoccio è stata spazzata via nel giro di un niente. E in Europa non si parla più di ciò che è stato. Rimosso tutto. E sono passati solo due anni dall'ultimo fatto di Barcellona. 350 vittime in totale finite nel dimenticatoio. Un terrorismo che ha operato nello stesso modo in cui in Italia si operava sotto la strategia della tensione. Verità di comodo, apparati e strutture a più alti livelli coinvolte, lo scopo era spostare radicalmente l'Italia verso la destra estrema, il terrorismo islamista e chi c'era dietro a questo è riuscito a compromettere con decisione l'idea di Europa unita nella diversità, farla a pezzi, resuscitare i nazionalismi e spostare l'Europa verso le peggiori destre. A questo punto qualche domanda bisogna pur farsela. Tra cinquant'anni chissà che storia verrà raccontata su questi tre anni di terrore vissuti dall'Europa e cancellati nel giro di un niente.Intanto, l'unica cosa certa è che 350 vite sono state spezzate da questo terrorismo. E migliaia nel resto del mondo, dove ha colpito. Un terrorismo marchiato da questioni religiose ma che ha operato sempre, così come è sempre stato nella storia del nostro mondo, per ben altri fini.
mb
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