La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Un tassello in più nel puzzle della verità per Giulio. La Commissione Parlamentare d'Inchiesta



Giulio, come cittadino ha diritto ad essere difeso e a trovare giustizia, come non è stato difeso e non ha avuto giustizia da vivo. Riteniamo necessario che l’inviolabilità dei diritti umani sia un messaggio centrale, fondamentale per la nostra nazione, nel rispetto dei principi democratici, per garantire un futuro migliore e per rispettare e meritare la fiducia dei nostri giovani.
Così Paola e Claudio  nella lettera, carica di significato, che ha come destinatario il terzo Presidente del Consiglio italiano, da quando Giulio è stato ammazzato in Egitto. Poco più di tre anni, dei passi sono stati compiuti, ma inevitabilmente ci si è scontrati contro il blocco egiziano, che ha acquisto forza, grazie a quella plurima legittimazione come manifestata dalle democrazie occidentali. Egitto che ha visto blindare il sistema attuale di potere con il referendum costituzionale che ha registrato un calo di votanti rispetto al passato ed inizia a scricchiolare. 
Ogni passo che va nella direzione della verità per Giulio è importante. Ogni tentativo è importante. Tutte le strade vanno praticate. Anche quella della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
Si è tutti consapevoli che queste Commissioni nel corso della storia non hanno determinato grandi risultati, ma questa è una delle poche Commissioni che andrebbe ad indagare praticamente e sostanzialmente su uno stato estero, ed è sicuramente uno strumento importante, per tenere accesa, per 18 mesi circa, tanto quanto durerà la sua attività, l'attenzione mediatica sul caso di Giulio. Non è mai banale ricordarlo. Quando si parla di Giulio, si parla di tutti gli egiziani che hanno subito lo stesso trattamento, disumano. E' anche per loro che si chiede giustizia e si lotta.  E l'operato di questa commissione non sarà di " testimonianza", ma sarà l'ennesimo pezzo che andrà a comporre il puzzle per la verità di Giulio e che sicuramente, dal punto di vista politico, determinerà un gran fastidio al regime dittatoriale egiziano, arrogante e temibile come pochi.
Il compito di questa Commissione è  quello di accertare le responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni nonché i moventi e le circostanze del suo assassinio. Nella relazione di accompagnamento si specifica: "Sulla base di quanto previsto dal testo risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni la Commissione d'inchiesta ha il compito di chiarire le responsabilità e le circostanze che hanno portato ala morte di Giulio Regeni (art.1, comma 2, lett. a) e di verificare fatti, atti e condotte commissive ed omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardi o difficoltà nell'accertamento giurisdizionale delle responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni, anche al fine di valutare eventuali iniziative normative per superare, nel caso di specie e per il futuro simili impedimenti, nonché per incrementare i livelli di protezione delle persone impegnate in progetti si studio o di ricerca all'estero, in funzione di prevenzione dei rischi per la loro sicurezza o incolumità (art. 1, comma 2, lett. b)."
In questo cammino non ci devono essere divisioni politiche. La verità per Giulio deve diventare affare di stato, interesse primario nazionale, senza se e ma.
mb

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