Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr” inaugurato il 4 settembre del 2006 ed ospita le persone senzatetto ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
La FIFA si esalta per il contrasto alle discriminazioni, ma i Mondiali in Russia...
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
Dici no al razzismo. Rispetto. Bellissimi slogan, stampati anche sulle magliette dei calciatori, diffusi negli stadi, nelle pubblicità. La FIFA con orgoglio rileva di essere addirittura molto felice del nuovo sistema impiegato per contrastare le discriminazioni. Dicono i vertici che vi è stata una maggiore consapevolezza riguardo alle discriminazioni con l'avvio di nuove campagne e nuovi
progetti per evitare che queste possano ripetersi. Per la prima volta nel
mondo del calcio sono stati affrontati sistematicamente tutti gli
episodi di discriminazione nelle partite della FIFA. Nel comunicato pubblicato sul sito della FIFA si legge che "discriminazione ed esclusione influenzano la società in generale e il
calcio non fa eccezione. La strategia della FIFA per combattere la
discriminazione nel calcio include anche una Guida alle buone pratiche
sulla diversità e la non discriminazione, un premio annuale FIFA sulla
diversità che riconosce le organizzazioni che si battono per
la diversità e la collaborazione con le Associazioni dei membri per
educare e ispirare un messaggio di uguaglianza e rispetto."
Che emozione. Fantastico.
E come la mettiamo con alcuni Paesi che partecipano ai Mondiali che non fanno certamente rima con diritti umani? A partire dal Paese ospitante?
E che dire dell'Egitto?
Dove è emerso a livello mediatico una sorta di euforia per la sua qualificazione dopo decenni di assenza da questa competizione? E dove addirittura il suo portiere ha detto che giocherà anche per Buffon?
Statisticamente è da rilevare che la prima partita internazionale dell'Egitto sarà proprio contro l'Italia nel 1920 e la sua peggiore sconfitta storica sarà sempre contro l'Italia per 11-0 nel 1928, e l'ultimo mondiale a cui ha partecipato è stato proprio quello in Italia nel 1990. Attualmente allenata dall'argentino Cuper, noto per aver allenato anche l'Inter, ha quattro giocatori che militano nel campionato più famoso del mondo, quello inglese, tra cui Mohamed Salah attualmente al Liverpool ex Roma.
E quello che si ricorda è che quando a Roma venne chiesto di esporre lo striscione con scritto Verità per Giulio Regeni ciò creò imbarazzi: "La Roma ha chiesto di non partecipare alla campagna per evitare di
mettere il suo calciatore in imbarazzo – ha detto a Sada El-Balad
Channel – Io ho parlato personalmente con Salah, che mi ha confermato
tutto. Peraltro questa campagna non viola nessuna regola Fifa perché non
mostra nessuna discriminazione contro persone o Stati". Così sulla Gazzetta dello Sport del 17 aprile 2016. Quanto entusiasmo per l'Egitto ai mondiali, mentre i diritti umani vanno letteralmente a farsi .....
Ecco, se la FIFA vuole essere realmente coerente e credibile, deve, e non dovrebbe, iniziare a prendere misure serie, se la Nazionale di calcio che rappresenta un Paese non sostiene le campagne per i diritti umani, diventando conseguentemente complice del regime del proprio Paese dove i diritti umani vengono violati, andrebbe sanzionata se non esclusa dalle competizioni ufficiali della FIFA. Certo, si dirà, ma se i mondiali vengono ospitati in un Paese come la Russia, dove le discriminazioni che la FIFA contrasta sul campo di gioco sono all'ordine del giorno, di cosa stupirsi? Allora è inutile entusiasmarsi per quattro slogan o applicazioni o messaggi che rischiano di diventare tanto banali quanto dannosi, perchè inconsistenti.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
Commenti
Posta un commento