Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,
Un passaggio interessante:
RispondiEliminaOn another occasion, in 1954, several hundred members of the profascist Movimento Sociale Italiano (MSI) party marched on the Allied Military Government (AMG) building. I was marching with them on the sidelines to report on what was happening. Just as the demonstrators reached the AMG building and were confronted by police armed only with clubs and shields, there was an explosion not 20 yards from me. One man in the crowd fell to the ground. He had been about to hurl a handgrenade at the police, but he had pulled the pin too soon and had blown off his own leg. (He was later elected to the Italian Parliament and thus escaped trial.)