Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

A quando la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie?




La Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia fu istituita per la prima volta dalla legge 20 dicembre 1962, n. 1720, nel corso della III legislatura i cui lavori terminarono nel 1976, al termine della VI legislatura.
Da allora, si sono susseguite varie Commissioni parlamentari d'inchiesta che terminano il mandato di norma con con la chiusura della legislatura in cui nascono, l'ultima ha terminato il suo operato il 14 marzo 2013.
La Commissione ha poteri importanti per accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni. Può indagare ad esempio sul rapporto tra mafia e politica, e le ultime vicende del Comune di Scalea, confermano che tale legame mai è stato interrotto, indagine che può emergere sia riguardo alla sua articolazione nel territorio, negli organi amministrativi, con particolare riferimento alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive, sia riguardo a quelle sue manifestazioni che, nei successivi momenti storici, hanno determinato delitti e stragi di carattere politico-mafioso. Può accertare le modalità di difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi, le forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, di investimento e riciclaggio dei proventi derivanti dalle attività delle organizzazioni criminali o verificare l'impatto negativo, sotto i profili economico e sociale, delle attività delle associazioni mafiose o similari sul sistema produttivo.
Nonostante siano trascorsi diversi mesi dell'insediamento della nuova legislatura, la Commissione parlamentare d'inchiesta ritarda la sua nascita. Nella seduta pomeridiana di mercoledì 12 giugno, la Camera ha approvato il testo unificato della proposta di legge C. 482 ed abbinate-A: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Il provvedimento deve passare all'esame del Senato. I motivi del ritardo possono essere vari, politici, dubbi sulla durata della legislatura, emergenze contro emergenze e così via dicendo. Però è anche vero che, per esempio, quella che doveva essere la prima materia da affrontare, quale la riforma della legge elettorale, non è più tra i vari punti in discussione, e ciò è un segnale che può lasciare intendere varie questioni, come la volontà di far perdurare questa legislatura forse anche oltre il 2014, quando, a detta di molti( io incluso), con la coincidenza elettorale delle politiche comunitarie, potrebbe realizzarsi una sorta di caduta del governo e nuove elezioni. Quante volte si è detto che fino a quando non si approva la Legge elettorale questo governo, nato anche per tal motivo, non potrà certamente andare a “casa”? Ed allora a quando la Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno mafioso e tutto ciò che vi è connesso? Una Commissione che dovrà, a parer mio, indagare in particolar modo sulle attività di riciclaggio ma anche verificare se le mafie riescono e come riescono ad interferire nel settore delle speculazioni bancarie, nel settore dei mercati e della borsa, ed appurare, come in tempo di perdurante stato di crisi sociale ed economica, hanno incrementato il loro potere nelle Regioni ove la loro presenza è già consolidata e come si stanno ramificando anche in Regioni ove la loro presenza è sottovalutata, come il Friuli Venezia Giulia, ad esempio.

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