Quei video emblematici dell'Istituto Luce, dai goriziani che prima acclamano Mussolini, e poi...gli americani

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Il 7 agosto del 1942 il dittatore Mussolini giunge a Gorizia.Così narra la voce dell'Istituto Luce, il "duce giunge all'aeroporto di Gorizia pilotando il suo trimotore". Uno dei tanti video che fotografano la propaganda del regime con scene sempre uguali, con il popolo che si moltiplica all'inverosimile all'atto di acclamazione di Mussolini. Un video caratterizzato da brevi sequenze, che lo vede accolto all'aeroporto goriziano dal generale Ferrarim poi, con gli occhiali da sole, accompagnato da un religioso visita la tomba del Duca d'Aosta, Mussolini passeggia tra i monti, in compagnia di Vidussoni e di autorità militari assistendo ad una esercitazione militare.  Poi, in piazza Vittoria, ecco l'adunata classica del popolo. Il dittatore che effettua il suo classico discorso dal balcone, ma, la peculiarità è che al termine del discorso, dove aveva rimarcato che l'Italia e la Germania nazista avevano tutti i mezzi per vincere la guerra, rientra ne...

Sì al museo della Resistenza a Ronchi, ma sia regionale e non una cosa improvvisata

Nel 2017, fui sostenitore tramite una petizione, come riportata anche dalle pagine del nostro quotidiano il Piccolo, della proposta di istituire a Ronchi il primo museo della Resistenza regionale. In Italia di musei dedicati alla Resistenza ve ne sono diversi, anche in regione esiste un piccolo spazio museale ad Ampezzo, che fu la Capitale della Zona Libera, ed i Comune ha messo a disposizione una saletta al piano terra di Palazzo Unfer, dove hanno sede anche la Pinacoteca "Davanzo" e il Museo geologico. In questo edificio nell'estate-autunno '44 si svolgevano le riunioni della Giunta di governo della Zona Libera della Carnia ed il Museo, inserito nell'ambito di Carnia Musei, ospita una raccolta di materiale iconografico (fotografie, opere d'arte, elementi simbolici). Poi vi è uno spazio anche alla Risiera di Trieste, ma un museo regionale sulla Resistenza della nostra regione, non esiste. Ronchi oltre ad essere città del vino, e del curling bisiac, meriterebbe di essere citata e riconosciuta anche come città della Resistenza oltre che avere la medaglia d'oro al valor militare, cosa che al momento non è. In questi giorni si è ritornato a parlare della possibilità di istituire a Ronchi il museo della Resistenza. Ciò che auspico è che non ci sia improvvisazione e tanto meno speculazione, ma urge, invece, programmazione e visione con il Comune di Ronchi che potrebbe avere un ruolo promotore e di capofila avviando ad esempio un tavolo per la costituzione del museo regionale della Resistenza. Si potrebbe costituire un comitato promotore di portata regionale, formato da storici della storia di liberazione regionale, dall'ANPI e dagli Enti Locali che vogliono collaborare per realizzare a Ronchi questo museo che non sia solo "locale" ma che abbia sede a Ronchi. A parer mio solo dopo che si è convenuto sui contenuti e sulla programmazione, si potrà iniziare a discutere di spazi e soluzioni possibili e sostenibili soprattutto economicamente. Insomma, l'ultima cosa che serve è improvvisazione, mentre la sinergia tra soggetti plurimi è necessaria per cercare di realizzare a Ronchi, città della Resistenza, qualcosa che abbia una portata che vada oltre i confini e la storia strettamente locale.

mb

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