A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

  IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone. Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in qu

La restituzione del Narodni dom sarà effettiva e concreta solo dopo la modifica della legge del 2001

La firma del protocollo di restituzione ad oggi simbolica del Narodni dom di Trieste è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor. Il memorandum d'intesa, come rende noto il ministero dell'Interno nel suo comunicato, è stato siglato nella prefettura di Trieste dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, dal ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, dal direttore generale dell’Agenzia del Demanio Antonio Agostini, dal presidente della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, dal rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda, dal presidente Unione Culturale Economica Slovena - SKGZ Ksenija Dobrila, dal presidente della Confederazione Organizzazione Slovene – SSO Walter Bandelj.

Come si legge nel testo del protocollo l’edificio sito in Trieste alla via Filzi 14, già noto come Narodni Dom e sede della Casa di cultura slovena fino all’incendio del 13 luglio 1920 è dal 1981 di proprietà dell’Università degli Studi di Trieste, che vi ospita la Scuola di Studi in Lingue Moderne per interpreti e traduttori. Si ricorda che già nel mese di ottobre del 2019 erano state esaminate in sede di Tavolo Istituzionale permanente sulle questioni della minoranza linguistica slovena presso il Ministero dell’Interno e di Sezione Operativa dello stesso Tavolo presso la Prefettura di Trieste, diverse ipotesi di intervento finalizzate a garantire il buon esito dell’iniziativa. Sarà in data 13 maggio 2020  con una Lettera d’Intenti quale preintesa sul programma operativo per la restituzione è stata inviata ai Firmatari, che si porranno le basi che porteranno al protocollo del 13 luglio. Ma i tempi sono lunghi. Perchè la restituzione sia effettiva sarà necessario modificare la legge. Stante il fatto che la legge del 2001 non contempla il passaggio di proprietà del Narodni dom agli sloveni ma solo l'utilizzo gratuito. Ed infatti nello stesso protocollo si scrive chiaramente che  sarà cura del Ministero dell’Interno  a presentare una proposta normativa di modifica dell’art.19 della legge 23 febbraio 2001, n. 38, secondo la quale, fatta salva la verifica dell’equilibrio economico dell’intera operazione, potendo tener conto degli oneri sostenuti per la rifunzionalizzazione degli immobili oggetto di trasferimento reciproco tra lo Stato e l’Università   il Narodni Dom di Via Filzi sarà trasferito, a titolo gratuito, in proprietà alla Fondazione dell’Unione culturale economica slovena - SKGZ e della Confederazione delle organizzazioni slovene- SSO di cui all’art. 8;  all’Università degli Studi di Trieste sarà trasferito, a titolo gratuito, in proprietà l’immobile denominato ex Ospedale Militare, già utilizzato come Casa dello Studente in concessione ai sensi dell’art 10 del D.P.R. n.296/2005; - al Demanio dello Stato (rappresentato dall’Agenzia del Demanio) saranno trasferiti, nello stato di fatto e di diritto attuali, a titolo gratuito, in proprietà immobili dell’Università degli Studi di Trieste individuati negli edifici siti in Trieste rispettivamente alla via Manzoni 16(/ via Gambini 6), alla via Economo 4 e alla via Tigor 22 (o altri), per essere destinati al soddisfacimento di prioritari interessi dello Stato, che saranno definiti ai sensi dell’art.7. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della proposta normativa di modifica della legge del 2001 saranno formalizzati gli atti di esecuzione del trasferimento ex lege in proprietà degli immobili di cui al protocollo.

Dunque, la strada ancora da percorrere, seppur tracciata, non è giunta al suo termine per la restituzione del Narodni dom agli sloveni. Restituzione che è avvenuta ad un prezzo storico di portata enorme che ha visto la più alta carica della Repubblica slovena inginocchiarsi, nel bene o nel male, al simbolismo innegabile del revisionismo storico italiano, la foiba di Basovizza.

mb

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