Non sono mai stato un cultore del reato di negazionismo, riduzionismo, giustificazionismo e chi più ne ha più ne metta. Non esiste però alcun reato per chi ingigantisce, esaspera, determinati fatti storici all'inverosimile.
Nell'armadio della vergogna italiano, paese che ha scontato storicamente il non aver avuto alcuna Norimberga, vi sono 3.693 nominativi di criminali di guerra italiani identificati dalle autorità jugoslave appena finita la seconda guerra mondiale, di cui di ben 750 circa se ne cercò, invano, l'estradizione. E vi erano nominativi di una certa rilevanza. Si tratta di elenchi acquisiti in via confidenziale dagli atti degli organi alleati e sono riportati nominativi di medici, capitani, ufficiali, generali, tenenti, sergenti, maggiori, carabinieri, commissari, membri della milizia fascista,colonnelli ,responsabili di campi di concentramento, colonnelli e/o consoli procuratori addetti ad alcune corti,anche alcuni civili. La provenienza non è indicata nei confronti di tutti, molti sono del centro Italia, alcuni anche del Friuli. Il Comando Alleato decise, nel 1946, di abrogare alcuni elenchi e di unificare il tutto in un solo elenco, corposo, con centinaia e centinaia di nominativi. L'elenco complessivo, ad aprile del 1946, risultava essere di un totale di 1070 nominativi anche se quello a disposizione dell'ONU è di circa 1200 nominativi. In diversi articoli di stampa dell'epoca, prevalentemente stampa estera, si ricordava che "molti italiani si sorprendono ora nell'apprendere che in Grecia ed in Jugoslavia, in Albania, in Libia, ed in Etiopia l'esercito italiano prima e durante la seconda guerra mondiale ha commesso molti crimini di guerra orrendi quanto quelli nazisti. Come risulta dagli archivi dell'ONU in un piccolo villaggio jugoslavo sono state trucidate 878 persone, mentre, in un solo giorno, sono state arrestate 2858 persone. In Jugoslavia, Grecia, Albania, gli italiani hanno istituito circa 200 campi di concentramento e si sono serviti degli ostaggi per formate i plotoni di esecuzione. Nei territori balcanici occupati dall'Italia su una popolazione di 360 mila abitanti ne sono stati uccisi 67.230".
Visto che oggi c'è chi propone di introdurre il reato di negazionismo per la questione delle foibe, quando non risulta che alcuno abbia mai negato il fatto storico delle foibe, e chi lo nega sarà un deficiente isolato che non farà testo, avrebbe, invece, maggior ragione di esistere il reato di negazionismo per i crimini compiuti dagli italiani brava gente. E a questo punto, parliamone. E sono tanti, troppi questi crimini compiuti e mai puniti. Si può partire dal 12 settembre del 1919, quando venne occupata Fiume,con 500 giorni di dittatura per i fiumani, atto che pose le basi fondamentali per il fascismo del confine orientale, fondato sull'antislavismo, sino al 1 maggio del 1945, quando queste terre vennero liberate dai partigiani. C'è l'imbarazzo della scelta, Jugoslavia, Grecia, Albania, Africa, per non parlare di quanto compiuto in Italia stessa o nei territori che appartenevano all'Italia.
Da ricordare che a livello nazionale venne definita una strategia ben chiara, consistente semplicemente nell'utilizzare la questione foibe come strumento per salvare i criminali di guerra italiani, per
evitare che questi potessero essere processati e/o consegnati alle
autorità Jugoslave, per poi giungere, come è accaduto, al nulla di
fatto, all'oblio. In un documento del responsabile
degli Esteri di quel tempo, Castellani, datato 20 giugno 1947 si può leggere: “A tale
riguardo, il procuratore Generale mi ha fatto rilevare che le numerose
testimonianze raccolte sono di tale natura, da fare apparire le atrocità
commesse dagli Jugoslavi contro i militari italiani sotto una luce di
criminalità spaventosa e senza precedenti nella storia moderna,
in modo che i processi contro i presunti criminali di guerra italiani
verranno a risolversi, in definitiva, nel processo contro gli
jugoslavi. Ho risposto che il mettere in luce le
atrocità commesse dagli jugoslavi nei confronti degli italiani è uno
degli scopi cui tendiamo perché in questo modo possano crearsi le premesse necessarie per rifiutare la consegna di italiani alla Jugoslavia”...
mb
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