Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta negazionismo

Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

Immagine
Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Introdurre il reato di negazionismo per chi nega i crimini compiuti dagli italiani "brava gente" dall'occupazione di Fiume in poi

Immagine
Non sono mai stato un cultore del reato di negazionismo, riduzionismo, giustificazionismo e chi più ne ha più ne metta. Non esiste però alcun reato per chi ingigantisce, esaspera, determinati fatti storici all'inverosimile.  Nell'armadio della vergogna italiano, paese che ha scontato storicamente il non aver avuto alcuna Norimberga, vi sono 3.693 nominativi di criminali di guerra italiani identificati dalle autorità jugoslave appena finita la seconda guerra mondiale, di cui di ben 750 circa se ne cercò, invano, l'estradizione. E vi erano nominativi di una certa rilevanza. Si tratta di elenchi acquisiti in via confidenziale dagli atti degli organi alleati e sono riportati nominativi di medici, capitani, ufficiali, generali, tenenti, sergenti, maggiori, carabinieri, commissari, membri della milizia fascista,colonnelli ,responsabili di campi di concentramento, colonnelli e/o consoli procuratori addetti ad alcune corti,anche alcuni civili. La provenienza non è indicata n...

Proposta di legge in FVG: fino a 6 anni di galera se neghi o minimizzi il "massacro delle foibe".Come per l'Olocausto

Immagine
Una proposta di legge presentata dai consiglieri del FVG, Giacomelli e Basso, che farà sicuramente discutere.  Una proposta di legge nazionale che intende intervenire sull’art. 604-bis del codice penale, come si legge nel testo della proposta,  "al fine di rafforzare gli strumenti disponibili di contrasto del crescente e preoccupante fenomeno del negazionismo del massacro delle foibe, che continua reiteratamente a manifestarsi in occasione di pubbliche celebrazioni e commemorazioni storiche, pure durante il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale, offendendo la coscienza collettiva e la memoria storica della nostra Patria e dei popoli istriano, giuliano e dalmato, cittadini italiani, che proprio nei territori della Regione Friuli-Venezia Giulia hanno trovato rifugio e accoglienza dopo tanto dolore ." Premesso che il negazionismo sul massacro delle foibe se esiste è una cosa irrisoria, minimale, ininfluente, se non inesistente, è evidente che si vuole usare il ...

Il reato di negazionsimo e le questioni del Confine Orientale

Immagine
Quasi due anni di discussione e la proposta di legge numero 54 a firma di diversi parlamentari e di diverso colore politico il giorno 11 febbraio 2015, dunque il giorno successivo il giorno del ricordo e forse solo per questioni di tempo non si è riusciti a definirla in tale giornata, viene approvata al Senato della Repubblica Italiana.  Sicuramente il testo come ora approvato è più restrittivo rispetto a quello originario, il quale prevedeva la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 10.000 euro per chiunque “ ponga in essere attività di apologia, negazione, minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, così come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, o propaganda idee, distribuisce, divulga o pubblicizza materiale o informazioni,con qualsiasi mezzo, anche telematico, fondato sulla superiorità o  sull'odio  ra...