L'operazione Blechi e le testimonianze raccolte da Paolo Zonta, Elda Soranzio e Mario Candotto

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Ci sono storie che lasciano il segno e nel corso dei decenni continuano ad essere ricordate, raccontante, con sfumature diverse e dettagli sempre nuovi, andando alla ricerca di perchè che ancora oggi non hanno una risposta esaustiva. Una di queste è sicuramente quella della "spia" Blechi, di cui non si ha neanche memoria fotografica, come è emerso durante uno scambio di battute nel corso della storica cerimonia con la quale si onora la storia della Brigata Proletaria. Ma il personaggio è esistito, eccome se è esistito.     La così detta operazione Blechi, degna della migliore regia hollywoodiana, ma quando si dice che la realtà supera l'immaginazione, c'è poco da fare se non raccontare la storia. E questa è la storia di Walter Garlaschi nato a Ronchi il 19 ottobre del 1922, residente a Monfalcone, storia che mi è stata raccontata da Mario Candotto nei seguenti termini: " Garlaschi, era stato fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia, era con la marina. Venne im...

Ma ha ancora un senso l'Università popolare di Trieste?Non sarebbe preferibile sostenere direttamente la CNI?





L’Università Popolare di Trieste è un Ente Morale istituito nel 1899 per difendere, sostenere e incrementare la cultura Italiana a Trieste e in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Nel loro sito si legge che l’Università Popolare di Trieste opera con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri del Governo Italiano e della Regione Friuli Venezia Giulia, in stretta collaborazione con gli organi e le strutture della Comunità Nazionale Italiana, organizzazione che raccoglie trentamila connazionali residenti in Croazia e Slovenia. Una storia secolare, che probabilmente sta conoscendo in questi anni la peggiore della sua lunga esistenza. E' commissariata e soprattutto, come evidenziato dall'inchiesta del Piccolo di Trieste del 6 dicembre, è in rosso. "Il totale delle perdite iscritte a stato patrimoniale (perdita conseguita dall'esercizio + perdite pregresse) risulta essere pari a 671.721." Ora, come è noto, non si sono riusciti a trovare meno di 300 mila euro per evitare lo spegnimento del canale satellitare di TV e Radio Capodistria. Cosa che ha menomato la libertà d'informazione della minoranza italiana. Forse sarebbe il caso di riflettere se ha un senso procurarsi quasi 700 mila euro, che rischiano di arrivare dalla Regione e ministero, ergo dai cittadini, come evidenziato dal Piccolo, per una realtà che forse è giunta al suo tempo? Che andrebbe ripensata? E' vero che organizza diverse iniziative, ma visto che lo scopo è quello soprattutto di incrementare la cultura italiana in Istria, Fiume e Dalmazia,oltre che a Trieste, non sarebbe preferibile eventualmente valutare di sostenere direttamente le attività svolte ad esempio dalla Comunità Nazionale italiana per le iniziative in Slovenia e Croazia? Sostenendo direttamente le istituzioni unitarie della Comunità Nazionale Italiana che contribuiscono a realizzare i diritti costituzionali della Comunità Italiana stessa? Come  la Casa Editrice EDIT di Fiume, l’Agenzia AIA di Capodistria, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, il Dramma Italiano di Fiume, i Programmi Italiani di RTV Capodistria e l’Unione Italiana? Sono 53 le Comunità degli Italiani: 7 in Slovenia e 46 in Croazia. La grande maggioranza delle Comunità degli Italiani, 42, si trovano in Istria. Una riflessione sarebbe più che doverosa.

mb

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