A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

  IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone. Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in qu

FVG groviera.Altro che Lampedusa,i migranti arrivano via Trieste.Il fallimento dei muri

La politica dei muri è stato un chiaro ed evidente fallimento. Da quando si è detto che i confini in FVG sono blindati si è registrata una grande ondata di migranti, oltre 5 mila in meno di un anno. E non c'è un solo giorno che tramite la via di Trieste non si registrano arrivi. Ogni giorno. A Trieste la situazione rischia di implodere se non si potenzia il sistema di accoglienza, d'altronde basta farsi un giro in alcuni punti della città, come la zona della stazione per capire la situazione. Città che al momento regge l'urto ma gli effetti disastrosi dei precedenti interventi governativi hanno lasciato il segno. Altro che Lampedusa. I migranti arrivano via Trieste. Ma l'attenzione mediatica e politica è tutta focalizzata sul Mediterraneo, ovviamente perchè c'è il problema dei morti in mare. Nessun muro, nessun filo spinato, nessun drone, salvo che non si decida di ritornare ai tempi della Germania nazista, potrà arrestare questa ondata di migrazioni. Niente di epocale al momento, arrivi numerici contenuti rispetto al passato, ma pur sempre importanti e significativi. Non è l'Italia la meta principale di destinazione, ma dall'Italia si deve passare per andare lì dove si cerca di realizzare migliore vita e trovare rifugio. Se poi un giorno dovesse diventare l'Italia la destinazione finale di queste migrazioni,il Paese dovrà prepararsi a gestirle a dovere. La situazione in Bosnia è intollerabile, Croazia e Slovenia si fanno i dispetti, ed i migranti, intanto, arrivano in Italia via Trieste cosa che a livello politico nazionale e nelle relazioni internazionali sembra essere se non ignorata, certamente sottovalutata. E bisogna chiedersi il perchè.

mb

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