Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Altro che sbarchi nel Sud. I migranti arrivano in FVG. Oltre 5000 arrivi in un solo anno

La caccia ai migranti con il pattugliamento misto è stata un clamoroso flop, ma usata ad ogni appuntamento politico, per dire che qui, in Venezia Giulia, i confini sono presidiati.  Si tratta di pattuglie impiegate in quattro turni da sei ore alla settimana come è stato reso noto durante l'audizione in VI Commissione dei prefetti del Friuli Venezia Giulia su tale questione, quella dei migranti. Servirebbero un centinaio di uomini in più per presidiare i confini, che qualcuno in modo scellerato voleva blindare con dei muri per una 30 di km. Baggianate politiche populiste che non servono a nulla se non a fare propaganda. Ma il vero dato è che in FVG sono arrivati più di 5000 migranti. Numeri enormi, pur essendo nell'insieme un nulla e assolutamente gestibile.Anche se al governo probabilmente sarebbero stati altri, sicuramente i toni sarebbero stati ben diversi. Si sarebbe invocata emergenza, eserciti, droni, e quant'altro. Un quant'altro che in parte è già operativo.  Tutta l'attenzione governativa a livello nazionale è stata focalizzata , vedi il bollettino statistico del ministero dell'Interno, solo sulla questione degli sbarchi nei porti del Sud. La "rotta balcanica" ignorata eppure sta attraversando la nostra Regione. Ogni settimana, è stato reso noto dal TG3 del FVG, arrivano tra i 150 e i 300 migranti attraverso il confine orientale. Pakistan e Afganistan le principali zone di provenienza.  Il 60 % delle domande vengono respinte dalla Commissione. E nel 2019 gli arrivi in FVG sono stati 5526 nel 2019. Gli sbarchi nei porti furono circa 7mila. I rimpatri  volontari hanno interessato solo 7 migranti. Insomma, i muri non servono a un bel niente. Quello che serve è un sistema d'accoglienza integrato, diffuso e funzionante che può essere una grande opportunità anche lavorativa nella nostra regione. Ma probabilmente qualcuno preferisce continuare a seminare fumo.

mb

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