Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

A settembre,a Trieste,mostra che omaggia i Granatieri di Sardegna per "l'impresa di Fiume" e manifestazione a Monfalcone

Al momento pare che non ci sarà nessuna marcia rievocativa su Fiume. Anche perchè una cosa del genere, viste le tensioni tra Italia e Croazia, comprensibili, a causa delle celebrazioni in corso nella Venezia Giulia, per l'occupazione di terre altrui, scatenerebbe probabilmente un putiferio. Di iniziative celebrative ve ne sono  diverse in corso per l'occupazione di Fiume, cosa che sicuramente farà inalberare il Sindaco della città croata oltre che la Repubblica Croata, in questo centenario "maledetto" per la storia d'Italia. 
Si ricorda la mostra di quattro mesi alla sala dell'ex pescheria di Trieste, la statua di D'Annunzio, oltre alla celebrazione che si farà il 12 settembre tra Monfalcone e Ronchi. Ed altre iniziative sono in fase di elaborazione. Anche in contrapposizione a tutto ciò. Fiume o morte era una formula con la quale prestarono giuramento i granatieri di Sardegna per la Fiume italiana. Nella prima guerra mondiale vennero impiegati in battaglie difficili, contarono oltre 7 mila vittime e 15 mila feriti marciarono a fianco del nazionalista ed eversore D'Annunzio per prendere Fiume. Ed è notizia che il giorno 11 settembre, c'è l'intenzione di inaugurare a Trieste una mostra, con un convegno storico, che dovrebbe essere organizzata da quello che emerge in rete dall'ANGS, che omaggia i Granatieri di Sardegna per quella marcia che si concluse, ricordiamolo, in modo catastrofico con una sessantina di morti, dove per la prima volta militari italiani si spararono tra loro, fatto che non ebbe precedenti, salvo ovviamente le decimazioni ordinate durante la prima guerra mondiale. E per l'occasione verrà emesso anche uno speciale annullo postale. Il 12 settembre, invece, presso il monumento che sorge a Monfalcone, che venne ripudiato dal territorio confinante di Ronchi, condannata dal 1925 alla denominazione dei legionari, in omaggio a quella marcia nazionalistica di occupazione di una terra altrui,denominazione che andrà quanto prima cancellata, si svolgerà la manifestazione per commemorare il centenario della marcia su Fiume presso il monumento eretto negli anni '60 per celebrare questo evento. 


mb



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