A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

A settembre,a Trieste,mostra che omaggia i Granatieri di Sardegna per "l'impresa di Fiume" e manifestazione a Monfalcone

Al momento pare che non ci sarà nessuna marcia rievocativa su Fiume. Anche perchè una cosa del genere, viste le tensioni tra Italia e Croazia, comprensibili, a causa delle celebrazioni in corso nella Venezia Giulia, per l'occupazione di terre altrui, scatenerebbe probabilmente un putiferio. Di iniziative celebrative ve ne sono  diverse in corso per l'occupazione di Fiume, cosa che sicuramente farà inalberare il Sindaco della città croata oltre che la Repubblica Croata, in questo centenario "maledetto" per la storia d'Italia. 
Si ricorda la mostra di quattro mesi alla sala dell'ex pescheria di Trieste, la statua di D'Annunzio, oltre alla celebrazione che si farà il 12 settembre tra Monfalcone e Ronchi. Ed altre iniziative sono in fase di elaborazione. Anche in contrapposizione a tutto ciò. Fiume o morte era una formula con la quale prestarono giuramento i granatieri di Sardegna per la Fiume italiana. Nella prima guerra mondiale vennero impiegati in battaglie difficili, contarono oltre 7 mila vittime e 15 mila feriti marciarono a fianco del nazionalista ed eversore D'Annunzio per prendere Fiume. Ed è notizia che il giorno 11 settembre, c'è l'intenzione di inaugurare a Trieste una mostra, con un convegno storico, che dovrebbe essere organizzata da quello che emerge in rete dall'ANGS, che omaggia i Granatieri di Sardegna per quella marcia che si concluse, ricordiamolo, in modo catastrofico con una sessantina di morti, dove per la prima volta militari italiani si spararono tra loro, fatto che non ebbe precedenti, salvo ovviamente le decimazioni ordinate durante la prima guerra mondiale. E per l'occasione verrà emesso anche uno speciale annullo postale. Il 12 settembre, invece, presso il monumento che sorge a Monfalcone, che venne ripudiato dal territorio confinante di Ronchi, condannata dal 1925 alla denominazione dei legionari, in omaggio a quella marcia nazionalistica di occupazione di una terra altrui,denominazione che andrà quanto prima cancellata, si svolgerà la manifestazione per commemorare il centenario della marcia su Fiume presso il monumento eretto negli anni '60 per celebrare questo evento. 


mb



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