Gorizia e Nova Gorica una capitale europea della cultura divisa dalla memoria storica, giusto così

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L'ennesimo no giunto dal Comune di Gorizia alla richiesta di revoca della cittadinanza onoraria al dittatore Mussolini, ha scatenato un putiferio politico rilevante. Ma era da mettere in conto. Come è risaputo, dal punto di vista storico, Gorizia nel conferire la cittadinanza onoraria a Mussolini non fece nulla di più e nulla di meno rispetto a quello che fecero sostanzialmente tutti i comuni italiani nel ventennio. L'atto non fu spontaneo, ma un banale allineamento alle volontà del regime. La Stampa del 21 maggio 1924 denunciava, in diversi casi, l'esistenza di alcune circolari sia prefettizie che di funzionari fascisti, che invitavano i Comuni a riconoscere la cittadinanza onoraria a Mussolini per blindare l'inizio della nuova legislatura. Circolari che valevano come monito per i Comuni che non avevano seguito ancora l'esempio di Roma. Ed i  Prefetti, nel loro atto "riservato" invitavano i consigli comunali, che si prodigavano a riconoscere la cittadinan

Il referendum egiziano? Quando la democrazia diventa mezzo per legittimare la dittatura


La Treccani così definisce la democrazia: Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico. Ci sciacquiamo talmente tante  volte  la bocca con la parola democrazia, come se fosse una sorta di collutorio, per averne perso completamente il senso. La democrazia è stata nella società di oggi, svilita, raggirata, presa in giro, o peggio ancora, diventata uno strumento per far scivolare i Paesi verso dittature, legittimando le dittature, proprio attraverso lo strumento per eccellenza della democrazia. L'esempio massimo è sicuramente l'Egitto. Paese retto da chi con un colpo di stato del luglio 2013 ha ribaltato chi democraticamente eletto, per poi prendere il potere, sbarazzarsi di tutte le opposizioni in sostanza, criminalizzando chi ne metteva in discussione l'autorità, ma venendo legittimato dalle democrazie principali occidentali per ragioni di geopolitica. Che hanno prevalso rispetto al buon senso che non è più di questo mondo. E soprattutto facendosi votare, con un plebiscito quel plebiscito che si è registrato in particolar modo in occasione del referendum costituzionale. Se già in Paesi come l'Italia si denunciano brogli elettorali, figurarsi in Paesi come l'Egitto cosa può accadere. Ed infatti le denunce sono state puntuali.  Aveva bisogno di ottenere il voto del popolo per rimanere al potere per altri 6 anni, come minimo, e ponendo delle basi strutturali per una dittatura costituzionalizzata, riconoscendo un potere enorme all'esercito, ed esercitando ingerenza ancora più pressante nel controllo della macchina della giustizia. Da chi ha subito violenze se si opponeva a questo referendum, alle file per il cibo dato a chi votava, in un Paese dove la povertà è enorme e dove gli eventi elettorali diventano occasione per fare "beneficenza elettorale". E le denunce hanno riguardato più ambiti, dagli espatriati, poiché gli elenchi degli elettori espatriati non sono archiviati elettronicamente, e il controllo del voto duplicato sotto il loro nome richiederebbe mesi e sarebbe difficile da dimostrare,alla difficoltà di controllare il voto con l'inchiostro fosforico utilizzato dalle elezioni parlamentari del 2015, prodotto localmente e può essere rimosso facilmente, consentendo a una persona di votare più volte. Ai mezzi di trasporti per accompagnare la gente ai seggi, ai sacchetti di cibo con alimenti come pasta, zucchero, riso e olio.  Cose che accadono non solo in Egitto come ben sappiamo, ma in Egitto certamente amplificate per lo stato profondo di povertà in cui si trova gran parte del Paese.

Se la presa in giro di questa democrazia consentì ad Al Sisi di essere rieletto nel marzo 2018 con oltre il 97 percento dei voti, con il referendum di questo fine aprile 2019 dalle autorità è stato confermato,dopo tre giorni di voto dall'Autorità elettorale nazionale egiziana (NEA) che gli egiziani che hanno votato a favore sono stati l'88,83%. L'affluenza di elettori è stata pari a 27.193.593, compresi sia gli espatriati sia gli elettori locali, costituendo il 44,33 per cento di 61.344.503 elettori idonei. 26.362.421 i voti validi, pari al 96,94%, mentre 831.172 voti erano nulli (3,06%). Dunque meno del 50% degli aventi diritto hanno votato.
Sì voto: 23.416.741 (88,83 percento)
Nessun voto: 2.945.680 (11.17 percento)
Ecco cosa è stato approvato

La commissione per gli affari legislativi e costituzionali del parlamento egiziano ha votato domenica 14 aprile 2019 sulla bozza finale degli emendamenti proposti per la Costituzione egiziana del 2014. La bozza finale degli emendamenti   votato nelle sessioni plenarie del Parlamento martedì 16 aprile 2019. L'Autorità elettorale nazionale (NEA) ha annunciato mercoledì 17 aprile 2019 che un referendum sulle modifiche costituzionali proposte si terrà il 19 e il 20 aprile per i cittadini egiziani all'estero e il 20, 21 e 22 aprile per gli egiziani all'interno del paese. Il detto referendum ha riguardato le seguenti modifiche: 

Costituzione 2014
Modifiche
Articolo (102) Primo comma
La Camera dei rappresentanti è composta da non meno di quattrocentocinquanta membri eletti per scrutinio pubblico segreto diretto.
Articolo (102) Primo comma
La Camera dei rappresentanti è composta da non meno di quattrocentocinquanta membri eletti per scrutinio pubblico segreto diretto. Almeno un quarto dei posti sarà assegnato alle donne.
Articolo (102) Terzo paragrafo
Le altre richieste di candidatura, il sistema elettorale e la divisione dei collegi elettorali devono essere definiti dalla legge in modo da rispettare l'equa rappresentanza della popolazione e dei governatorati e un'equa rappresentanza degli elettori. Possono essere adottate le elezioni basate sul sistema di voto plurimo o sulla lista proporzionale, o una combinazione di entrambi in qualsiasi rapporto.
Articolo (102) Terzo paragrafo
Altri requisiti di candidatura, il sistema elettorale e la divisione dei collegi elettorali saranno definiti dalla legge in un modo che osservi l'equa rappresentanza della popolazione e dei governatorati. Possono essere adottate le elezioni basate sul sistema di voto plurimo o sulla lista proporzionale, o una combinazione di entrambi in qualsiasi rapporto.

Articolo (244 bis) Addendum
Le disposizioni del primo paragrafo dell'articolo 102 si applicano a partire dal prossimo capitolo legislativo.
Articolo (140) Primo paragrafo
Il presidente è eletto per un periodo di sei anni civili, a partire dal giorno successivo alla fine del mandato del suo predecessore. Il presidente può essere rieletto solo una volta.
Articolo (140) Primo paragrafo
Il presidente è eletto per un periodo di sei anni civili, a partire dal giorno successivo alla fine del mandato del suo predecessore. Il presidente potrebbe non ricoprire più di due mandati consecutivi.

Articolo (241 bis) Addendum
L'attuale mandato presidenziale, come da modifiche proposte, termina sei anni dopo l'annuncio dei risultati delle elezioni presidenziali del 2018. L'attuale presidente ha il diritto di essere rieletto una volta.

Articolo (151 bis) Addendum
Il Presidente della Repubblica può nominare un vice presidente o più, determinare le loro competenze e delegarli in alcune delle sue funzioni, sollevarli dai loro incarichi e accettare le loro dimissioni. I vicepresidenti della Repubblica prestano giuramento prima di assumere l'incarico previsto dall'articolo 144 della Costituzione davanti al Presidente della Repubblica. Le disposizioni della Costituzione si applicano ai Vicepresidenti della Repubblica negli articoli 141, 144, 145, 148 e 173. Il presidente può anche licenziare o accettare le dimissioni del vicepresidente.
Articolo (160) Primo comma
Nel caso in cui al Presidente della Repubblica venga temporaneamente impedito di assumere i suoi poteri, il Primo Ministro agirà al suo posto.
Articolo (160) Primo comma
Nel caso in cui al Presidente della Repubblica venga temporaneamente impedito di assumere i suoi poteri, tali poteri saranno conferiti al suo vice presidente o dal primo ministro quando non ci sarà vice presidente o quando il vicepresidente non potrà sostituire il presidente.
Articolo (160) Ultimo paragrafo
Il Presidente ad interim non può candidarsi alla presidenza o richiedere alcuna modifica alla Costituzione o sciogliere la Camera dei Rappresentanti o licenziare il Governo.
Articolo (160) Ultimo paragrafo
Il presidente ad interim o chiunque assuma temporaneamente la presidenza non può richiedere alcun emendamento alla Costituzione, sciogliere la Camera dei rappresentanti, licenziare il governo o candidarsi alla presidenza.
Articolo (185)
Ciascun organo o organizzazione giudiziaria deve gestire i propri affari e disporre di un bilancio indipendente, i cui componenti devono essere esaminati integralmente dalla Camera dei rappresentanti. Alla sua approvazione, questo bilancio sarà incluso nel bilancio dello Stato in una linea di bilancio. Ogni organo giudiziario o organizzazione deve essere consultato in merito agli atti che regolano i suoi affari.
Articolo (185)
Ogni organo giudiziario o organizzazione deve gestire i propri affari, deve essere consultato in merito ai progetti di legge che regolano i suoi affari; ognuno di essi avrà un budget indipendente. Il Presidente della Repubblica designa i capi degli organi giudiziari o delle organizzazioni, tra i sette più anziani di ciascun capo, per un periodo di quattro anni, o fino alla loro età di pensionamento, se precedente, e per una volta in tutto il loro mandato, come regolato dalla legge.
Un consiglio supremo per gli organi giudiziari o le organizzazioni guidati dal Presidente della Repubblica terrà i loro affari comuni. I membri del consiglio includevano il capo della Corte suprema costituzionale, i capi degli organi giudiziari o delle organizzazioni, il capo della Corte d'appello del Cairo e il Procuratore generale.
Il consiglio ha un segretario che è nominato dal presidente della Repubblica per un periodo di tempo specificato dalla legge e alternativamente tra i membri del consiglio.
In assenza del Presidente della Repubblica, sarà sostituito temporaneamente da chi autorizza tra i capi degli organismi o delle organizzazioni.
Il consiglio è competente a prendere in considerazione le condizioni per nominare, promuovere e disciplinare i membri di organismi o organizzazioni. Il parere del consiglio sarà preso sui progetti di legge che regolano gli affari di questi organismi e organizzazioni. Le decisioni sono prese con l'approvazione della maggioranza dei suoi membri.
Articolo 189, secondo comma
Il procuratore generale sarà responsabile della pubblica accusa. Egli sarà scelto dal Consiglio supremo della magistratura tra quelli classificati come vice presidenti della Corte di cassazione, o da quelli classificati come presidenti delle corti d'appello o dagli assistenti di
il procuratore generale. Egli sarà nominato in virtù di un decreto presidenziale per quattro anni o per gli anni restanti fino al raggiungimento dell'età di pensionamento, quale sia il precedente, e tale nomina sarà una sola volta durante il suo mandato.
Articolo 189, secondo comma
Il procuratore generale sarà responsabile della pubblica accusa. Sarà scelto dal Presidente della Repubblica su tre nominati del Consiglio giudiziario supremo, i vice capi della Corte di cassazione e i capi delle corti d'appello e degli assistenti legali per un periodo di quattro anni o fino al raggiungimento del pensionamento. età, a seconda di quale è il precedente.
Articolo (190)
Il Consiglio di Stato è un organo giudiziario autonomo e avrà la giurisdizione esclusiva per la composizione delle controversie e delle controversie amministrative relative all'esecuzione di tutte le sue decisioni. Ha giurisdizione su cause disciplinari e ricorsi e sulla competenza esclusiva a fornire consulenza in merito a questioni legali agli organi amministrativi determinati dalla legge. Esamina inoltre e redige progetti di legge e decreti di carattere legislativo e rivede i progetti di contratti a cui lo Stato o qualsiasi altra autorità pubblica è parte. La legge determinerà le sue altre giurisdizioni.
Articolo (190)
Il Consiglio di Stato è un organo giudiziario autonomo e avrà la giurisdizione esclusiva per risolvere le controversie e le controversie amministrative relative all'esecuzione di tutte le sue decisioni, nonché l'aggiudicazione di cause disciplinari e di ricorsi e decisioni dei consigli di disciplina. È quello che si occupa di dare opinioni per le questioni legali degli organi determinati dalla legge, rivedendo i progetti di legge, le decisioni che hanno un carattere legislativo, i progetti di contratto che la legge determina loro e i loro valori, e quali lo stato o una delle autorità pubbliche è una delle loro parti.
Articolo (193) Terzo paragrafo
L'assemblea generale della Corte elegge il suo presidente tra i tre vicepresidenti più anziani della Corte. Sceglierà inoltre i vice-presidenti e i membri dei suoi commissari, e la nomina sarà effettuata in virtù di un decreto del Presidente della Repubblica. Quanto sopra sarà regolato dalla legge.
Articolo (193) Terzo paragrafo
Il Presidente della Repubblica sceglierà il capo della Corte costituzionale tra i cinque più vecchi vicedirettori della Corte. Il presidente della Repubblica nomina altresì il vice capo della Corte tra due candidati, uno dei quali deve essere nominato dall'assemblea generale della Corte, mentre il capo del tribunale nomina l'altro. Il capo del consiglio dei commissari e i suoi membri sono nominati con una decisione del presidente della repubblica sulla base della nomina del capo della Corte, e dopo aver consultato l'assemblea generale del tribunale, il tutto come prescritto dalla legge.
Articolo (200) Primo paragrafo
Le Forze Armate appartengono al Popolo, e il loro compito è quello di proteggere il paese e preservare la sua sicurezza e l'integrità dei suoi territori. Solo lo Stato ha il diritto di stabilire le forze armate. Nessun individuo, organizzazione, entità o gruppo sarà autorizzato a creare squadroni, gruppi o organizzazioni militari o quasi militari.
Articolo (200) Primo paragrafo
Le Forze Armate appartengono al Popolo, e il loro dovere è proteggere il Paese, preservare la sua sicurezza e l'integrità dei suoi territori e mantenere la Costituzione, la democrazia, il fondamento dello stato civile, così come i vantaggi, i diritti e le libertà della gente. Solo lo Stato ha il diritto di stabilire le forze armate. Nessun individuo, organizzazione, entità o gruppo sarà autorizzato a creare squadroni, gruppi o organizzazioni militari o quasi militari.
Articolo (204) Secondo comma
Nessun civile deve essere processato dinanzi al Tribunale Militare, eccetto per i crimini che costituiscono un attacco diretto contro strutture militari o campi delle Forze Armate, o loro equivalenti, contro zone militari o zone di confine determinate come zone militari, contro l'equipaggiamento delle Forze Armate, veicoli, armi, munizioni, documenti, segreti militari o fondi pubblici, o contro fabbriche militari; crimini relativi al servizio militare; o crimini che costituiscono un attacco diretto contro gli ufficiali o il personale delle Forze Armate in ragione dell'esercizio delle loro funzioni.
Articolo (204) Secondo comma
Nessun civile deve essere processato dinanzi al tribunale militare, tranne che per crimini che costituiscono un assalto contro strutture militari o campi delle forze armate, o loro equivalenti, o strutture protette dalle forze armate, contro zone militari o zone di confine determinate come militari zone, contro equipaggiamenti, veicoli, armi, munizioni, documenti, segreti militari o fondi pubblici, o contro fabbriche militari; crimini relativi al servizio militare; o crimini che costituiscono un attacco diretto contro gli ufficiali o il personale delle Forze Armate in ragione dell'esercizio delle loro funzioni.
Articolo (234)
Il Ministro della Difesa sarà nominato su approvazione del Consiglio Supremo delle Forze Armate. Le disposizioni del presente articolo rimarranno in vigore per due interi mandati presidenziali a partire dalla data di entrata in vigore della presente Costituzione.
Articolo (234)
Il Ministro della Difesa sarà nominato su approvazione del Consiglio Supremo delle Forze Armate.
Articolo (243)
Lo Stato si adopera affinché i lavoratori e gli agricoltori siano adeguatamente rappresentati nella prima Camera dei rappresentanti da eleggere dopo l'approvazione di questa Costituzione, come stabilito dalla legge.
Articolo (243)
Lo Stato si adopera affinché i lavoratori e gli agricoltori siano adeguatamente rappresentati, come stabilito dalla legge.
Articolo (244)
Lo Stato si adopera affinché giovani, cristiani, persone con disabilità ed egiziani che vivono all'estero siano adeguatamente rappresentati nella prima Camera dei rappresentanti da eleggere dopo l'approvazione di questa Costituzione, come stabilito dalla legge.
Articolo (244)
Lo Stato si adopera affinché giovani, cristiani, persone con disabilità ed egiziani che vivono all'estero siano adeguatamente rappresentati nella Camera dei Rappresentanti, come stabilito dalla legge.

Articolo (248) Addendum
Il Senato si preoccupa di studiare e proporre quello che vede come uno strumento per consolidare la democrazia, sostenere l'unità nazionale, la pace sociale, i valori fondamentali della società, i valori supremi, i diritti, le libertà e i doveri pubblici, e approfondire ed espandere il sistema democratico.

Articolo (249) Addendum
Il parere del Senato sarà preso come segue:
- Proposte per la modifica di uno o più articoli della Costituzione.
- Progetti riguardanti il ​​piano generale per lo sviluppo sociale ed economico
- Trattati di riconciliazione e alleanza e tutti i trattati relativi ai diritti di sovranità.
- Progetti di legge che integrano la Costituzione e altri riferiti al Senato dal Presidente della Repubblica.
- Ciò che il Presidente della Repubblica fa riferimento al Senato in merito alla politica generale dello Stato o alla sua politica in materia di affari arabi o esteri.
Il Consiglio esprime il suo parere su tali questioni al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei rappresentanti.

Articolo (250) Addendum
Il Senato sarà composto da un numero di membri determinato dalla legge, non inferiore a 180 membri. Due terzi dei membri del Consiglio sono eletti a suffragio universale segreto diretto. Il Presidente della Repubblica nominerà il terzo rimanente e le elezioni si terranno in conformità con la legge.

Articolo (251) Addendum
Un candidato all'adesione al Senato o alla persona che lo nomina deve essere un egiziano con diritti civili e politici. Deve avere almeno un diploma universitario o equivalente, e la sua età deve essere inferiore ai trentacinque anni. La legge specifica le condizioni di candidatura, il sistema elettorale e la divisione dei collegi elettorali per tenere conto della rappresentanza equa della popolazione e dei governatorati. La nomina può avvenire tramite elezione di un singolo membro o elezione di più membri, o entrambi insieme.

Articolo (252) Addendum
L'appartenenza al Senato e alla Camera dei Rappresentanti non deve essere combinata.

Articolo (253) Addendum
Il Primo Ministro, i suoi deputati, i ministri e gli altri membri del governo non sono responsabili nei confronti del Senato.

Articolo (254) Addendum
Le disposizioni della Costituzione si applicano al Senato negli articoli 103, 104, 105, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 1, 2, 132, 133, 136 e 137, in una maniera non in contrasto con le disposizioni di questa sezione, a condizione che le specializzazioni in detti articoli siano esercitate dal Senato e dal suo Presidente.

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I titoli dei capitoli 1 e 2 della parte VI della Costituzione sono cancellati.



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