Nonostante il tappeto rosso, una sola offerta per la privatizzazione di Trieste Airport. Quale il futuro di questo scalo?

E sono due. Nonostante  il tappeto rosso che è stato steso, 55% diretta di cessione delle quote, 8 milioni in meno rispetto alla scorsa gara il cui pacchetto era però del 45%,e 32 milioni di euro pubblici che vengono dati, ( pari al valore della gara) da spendere per la promozione turistica del  FVG, non sono bastati per smuovere le acque più di tanto. Sono due le aste fatte, ma almeno questa non è andata deserta per la privatizzazione dello scalo di Ronchi. Tentativo fallito dal centrosinistra e riuscito ora alla destra. Ma da vedere cosa accadrà e come si concluderà. Anche perchè ciò avrà delle ripercussioni anche sull'immagine di Trieste Airport. Aeroporto di Trieste, che pubblicizza soprattutto la città di Trieste e che quando atterri in quello scalo ti sembra di essere a Trieste. Ma non lo sei. Pur essendo lo scalo dell'intera regione, e non solo di Trieste. Uno scalo che ha pochi voli, dove sono stati spesi milionate di euro per fare un pacchetto bello e pronto ed importante da cedere ai privati. Il polo intermodale è sottoutilizzato. E rischia di diventare una cattedrale enorme ne deserto della Bisiacaria che non si può permettere la chiusura di questo scalo. Se ciò dovesse accadere sarebbe un cazzotto enorme per questo territorio già sofferente di suo.  Da ricordare che un pezzo importante vola via, la postazione radar. Questo scalo di pone nel mezzo di una concorrenza vorace, da Lubiana al Veneto. Deve probabilmente puntare su altro, su altre direttrici e valutare il trasporto di merci oltre a quello per passeggeri. E' una missione ad oggi quasi impossibile quella di andare oltre 1milione di passeggeri, questo scalo si attesta sotto la soglia di 1milione di passeggeri ed è al primo posto in Italia per questo tipo di posizionamento.  La gara, dal valore di 32milioni di euro circa pari al valore del 55% del capitale sociale della Società prevede la durata della Società  al 31 (trentuno) dicembre 2050.  E si pone come obiettivo anche quello di superare entro il 2023 la soglia di 1milione di passeggeri. Non resta che rimanere fiduciosi. E da constatare che mentre nel mondo prevale la richiesta di mantenere beni primari come pubblici, in FVG, si va in controtendenza, privatizzando ciò che era un bene pubblico. L'unica offerta è giunta da un fondo d'investimento molto importante. F2i SGR SpA – Fondi italiani per le infrastrutture è una Società di Gestione del Risparmio attiva dal gennaio 2007 che opera investimenti nel settore delle infrastrutture. Ha come sponsor Cassa deposito e prestiti, a Intesa San Paolo, a Unicredit,CIC - China Investment Corporation più 9 fondazioni bancarie italiane e due casse di previdenza, F2i opera investimenti in vari settori di rilevanza strategica per lo sviluppo infrastrutturale del Paese: aeroporti, autostrade, distribuzione del gas, servizi idrici integrati, TLC, energie rinnovabili, servizi pubblici locali e infrastrutture sociali. Ed ha diverse quote di più società che operano nel settore aeroportuale di notevole importanza.

mb