La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Se servono 30 milioni di euro l'anno per far funzionare l'INVALSI.Programmate nuove assunzioni e nuovi spazi


L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che nel corso di questi ultimi anni ha determinato discussioni, dibattiti, anche aspri, di varia natura all'interno della comunità scolastica. Quelle prove standardizzate non piacciono e vengono lette come una pesante ingerenza nel lavoro della didattica dei docenti, non piace lo stress a cui sono sottoposti gli studenti, e non piace il fatto che si sia costretti a lavorare gratis per questo Ente terzo ed esterno alla scuola. Si è calcolato che sono stati circa 3500 i somministratori, cioè il personale chiamato a lavorare per l'INVALSI, per far svolgere le loro prove. Nel piano programmatico per il prossimo triennio si leggono cose interessanti. Se nel 2017 erano richiesti circa 22 milioni di euro per il funzionamento dell'Istituto, ora si arriva a circa 30 milioni di euro ivi incluse le attività di ricerca. 
Emerge che vi sono stati dei miglioramenti in materia di fabbisogno del personale, il personale a tempo indeterminato attualmente in servizio è il 63 % di quello necessario (63 unità rispetto a 100 posti del fabbisogno indicato nel precedente PTA).  E sono pronte nuove assunzioni tramite un piano straordinario di reclutamento a tempo indeterminato. Si è calcolato che nel triennio 2019-2021 il funzionamento annuo dell’INVALSI richiede un finanziamento complessivo pari a 30.440.000,00 euro di cui 24.360.000,00 per il proprio funzionamento ordinario e la realizzazione delle attività istituzionali e di 6.080.000,00 per la realizzazione delle attività di ricerca.

Ultima curiosità riguarda la questione della sede. Si legge che  dal 2015 l’INVALSI si è trasferito a Roma in Via Ippolito Nievo, 35 in un edificio appartenente al Fondo Immobili Pubblici (FIP) gestito dalla Società InvestiRE SGR spa e assegnato all’Istituto dall’Agenzia del Demanio, locataria dell’intero compendio, previo apposito disciplinare di assegnazione. L’edificio è attualmente utilizzato da quattro diverse amministrazioni pubbliche: 1. L’Ufficio Centrale di Bilancio del Mef presso il Miur (piani 3° (porzione), 4° e 5°); 2. L’agenzia ANVUR (piani 1° e 2°); 3. Alcuni uffici del Miur (piano 3° (porzione)); 4. L’INVALSI (piani 6° e 7°, porzione piano terra). La precedente sede storica dell’INVALSI, situata in Villa Falconieri a Frascati è stata definitivamente riconsegnata all’Agenzia del Demanio il 5 maggio 2016. Nel corso del 2018 si prevede di completare il trasferimento dei beni dell’Istituto con la sistemazione definitiva della biblioteca negli ulteriori locali siti al piano terra in Via Ippolito Nievo 47, che l’Agenzia del Demanio ha destinato all’IN-VALSI con verbale di consegna del 7 dicembre 2016. Malgrado l’acquisizione dei nuovi locali per la biblioteca, le nuove attività affidate all’INVALSI hanno determinato una grave carenza di spazi. Per farvi fronte sono stata intraprese le seguenti iniziative: 1) Acquisizione in locazione di locali di proprietà SIOS SpA per una superficie complessiva pari a 665 m²; 2) Prosecuzione della convenzione con L’Istituto Comprensivo “Via Fabiola” per la concessione temporanea di 3 aule del plesso “Franco Cesana” situato a 300 metri dalla sede dell’Istituto; 3) Risistemazione dei locali situati al piano terra dove attualmente si trova il CED e un magazzino; 4) Avvio di richieste per l’acquisizione di nuovi spazi all’Agenzia del Demanio e al MIUR.

Insomma, di segnali di chiusura dell'INVALSI non ve ne sono. Programmate nuove assunzioni e nuovi spazi e con costi  in incremento rispetto al passato.

Marco Barone

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