La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

L'Europa celebrerà la settimana dei diritti umani.Farà anche mea culpa? Dalle relazioni con l'Egitto, alla Turchia, alla questione migranti




La Dichiarazione universale dei diritti umani (UDHR), proclamata il 10 dicembre 1948, registrò per la prima volta i diritti e le libertà fondamentali inerenti a tutti gli esseri umani. Come si legge sul sito del Parlamento europeo, "per celebrare il 70° anniversario, il Parlamento europeo ha indetto una settimana di eventi, inclusa una conferenza di Alto livello che si terrà a Bruxelles il 20 novembre". E dunque dal 19 al 23 novembre al Parlamento europeo si tiene la Settimana dei diritti umani per celebrare il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Ora, quando si parla di Europa, nessuno ha capito di cosa si sta effettivamente parlando. Cosa sia questa entità. Ora in mano ai tedeschi, ora ai francesi, gli inglesi sono scappati, ed i "sudisti" come noi, altro non siamo che la rappresentazione di quella teatralità greco-romana che ha caratterizzato la nostra cultura. Ma in Europa contiamo pari a zero. Se contassimo qualcosa, ad esempio, l'Europa si comporterebbe diversamente con l'Egitto, dove un nostro cittadino, oltre che europeo, come Giulio Regeni, è stato massacrato. Europa che ha continuato a relazionarsi con la Turchia mantenendo aperte le porte dell'entrata di questo Paese in Europa, quando il governo che lo connota è di stampo fascista. Solo ora si svegliano, ma mantenendo vivi i canali di relazione economiche. Guai a metterli in discussione quelli. Peccato che passa tutto dall'economia. Si è perso il numero di rifugiati turchi e curdi presenti in Europa. E che dire della questione migranti? L'Europa che cosa ha fatto per fermare i muri ungheresi? I muri marittimi italiani? Quelli balcanici? Niente. Eppure, questa Europa, un bel giorno si sveglia, e scopre che c'è un problemino con il fascismo. Che come è noto, volendo emulare il modello fallimentare dell'opposizione a Trump in America, ora su scala europea, lanciano l'allarme del nuovo fascismo. Approvano una risoluzione che non conta niente, si lavano la coscienza, dopo non aver fatto nulla di incisivo per contrastarli. Anzi, anche in Parlamento europeo siedono nazisti, di che parliamo, allora? Del nulla. Ed allora, che sia l'occasione almeno del mea culpa la settimana dei diritti umani. Altrimenti evitiamo proprio di celebrarla, perchè non ne siamo degni. Dalle relazioni con l'Egitto, alla Turchia, alla questione migranti, all'ipocrisia sul contrasto al fascismo.
 
Marco Barone 

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot