La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Unioni civili: fallimento clamoroso. Solo lo 0,2% della popolazione vi ha fatto ricorso. In FVG la media è dell'1,8%

Non era una legge perfetta la "Cirinnà". Lo si sapeva. Tante le lacune, tanti i compromessi al ribasso in un Paese bigotto come il nostro, però, è stata una conquista importante. Ma l'applicazione della Legge è fallimentare. Clamorosi i dati comunicati dall'Istat. "Al 1° gennaio 2018 i cittadini residenti che hanno costituito un’unione civile in Italia o che hanno trascritto un legame precedentemente contratto all’estero ammontano a circa 13,3 mila unità, lo 0,02% di tutta la popolazione residente Inoltre, le persone che risultano non più in unione civile a seguito dello scioglimento dell’unione o del decesso del partner sono ancora un numero molto contenuto (rispettivamente meno di 50 e meno di 150 unità)"

Numeri sconcertanti. 
In Italia a partire da luglio 2016 e fino al 31 dicembre 2017, rende noto l'ISTAT, "sono state costituite 6.712 unioni civili (2.336 nel secondo semestre 2016 e 4.376 nel corso del 2017). Le unioni civili, costituite presso gli Uffici di Stato civile dei comuni italiani nel primo anno e mezzo di applicazione della norma, hanno riguardato prevalentemente coppie di uomini (1.720 unioni nel 2016 e 2.962 nel 2017, pari rispettivamente al 73,6% e al 67,7% del totale), mentre le unioni civili costituite tra coppie di donne sono state pari a 616 nel 2016 e 1.414 nel 2017 (sul totale rispettivamente 26,4% e 32,3%). Nel corso del primo anno e mezzo di applicazione della legge, quasi il 60% delle unioni civili è stato costituito nelle regioni del Nord (il 38,8% nel Nord-ovest e il 21,1% nel Nord-est), più di un quinto del totale nazionale nel Centro (28,1%), mentre solo il 12,0% nelle regioni del Mezzogiorno. Nel periodo considerato, il 70% delle unioni civili si è concentrato in cinque regioni, con la quota più elevata in Lombardia (24,9% del totale nazionale), seguita da Lazio (15,5%), Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna (le prime due regioni con il 10,0% e la terza con il 9,7%), la geografia è pressoché invariata anche nel periodo successivo."
Il FVG è poco sotto il 2%, sopra la media nazionale, ma in totale si parla di un centinaio di unioni civili realizzate. 

Questi sono i dati, questa la realtà. Qualche interrogativo qualcuno se lo dovrà porre. Evidentemente la legge non funziona senza dimenticare l'enorme problema culturale che esiste nel Paese, dove l'omofobia ed il razzismo in tal senso sono un problema enorme.

Marco Barone

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