Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

Ci risiamo con il terrorismo in Europa. L'ONU l'aveva detto guai ad abbassare la guardia

L'ultimo grande attentato dell'ISIS in Europa è stato quello di Barcellona, il 17 agosto del 2017. Poi vi è stato un calo costante, azioni nel corso del tempo mai comprese se fossero terroristiche o meno, si liquidava il tutto come atto proprio di un fuori di testa,  come se gli islamisti fossero persone con la testa sulle spalle, ed il tutto spariva dai media. Fino a quando non si torna a colpire, in modo simbolico, senza procurare danni rilevanti, ma con l'effetto immagine potente, nel centro di Londra, in un luogo che doveva essere super protetto. Nei pressi del Parlamento inglese. Non ci è voluto molto. Una macchina ad alta velocità, si scaglia contro i pedoni, ancora una volta i civili bersaglio mobile preferito e tanti saluti.  







L'ONU, neanche a farlo apposta, aveva appena lanciato l'allarme.
Nonostante sembrava essere sparito dalla regia mediatica il problema terrorismo con la relativa guerra allo stesso, c'era e c'è. Estremi come operati da alcuni importanti media che hanno portato da un lato alla rinascita impattante dei nazionalismi in Europa per come gestite le "informazioni" in materia e dall'altro quasi a rimuovere il senso del pericolo del terrorismo islamista. Cortocircuito di un sistema informativo incredibile.  Faranno di tutto per ridimensionare il fatto o non ricondurlo ad un gesto "terroristico", contrariamente da come accadeva fino ai fatti di Barcellona.
Sono quasi 30mila i combattenti tra ISIS e Al Qaeda ancora attivi in Iraq e Siria e l'ONU evidenziava che anche se il tasso di attentati terroristici in Europa è effettivamente sceso,"ritengono che i fattori alla base del terrorismo siano tutti presenti e forse più acuti che mai". Il 14 agosto 2018 si ricomincia, con Londra. Vittime, panico, feriti, e quel suono delle sirene, continue, che ti entra in testa come il rumore fastidioso di un martello pneumatico.
Marco Barone

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