La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Non è che rimasto solo il ricatto di Schengen


E' evidente a tutti quello che sta accadendo. C'è una forma di intolleranza verso tutto ciò che sa di Europa che è un qualcosa di incredibile. Quanto tempo è passato dalla demonizzata e odiata Brexit? Poco. Eppure son certo che la maggior parte degli italiani e degli europei avranno pensato, hanno fatto bene. Perchè continuare a rimanere all'interno di un castello di sabbia destinato ad essere spazzato via? Gli inglesi potevano permetterselo di andarsene, noi no. Noi verremo trascinati a fondo con l'Europa che precipita nell'abisso.
Cosa è rimasto da difendere di questa Europa? La politica è percepita come un qualcosa di astratto e lontano come non mai. Salvo quando si tratta di votare, e le prossime votazioni vedranno giungere nel parlamento europeo una quantità di nazionalisti come non mai accaduto nella storia dell'Europa. D'altronde anche il concetto di Europa è una forma di nazionalismo esteso all'ennesima potenza. Non si sa chi comanda, si parla di triade, di poteri forti, di finanza, mercato. Si punta il dito ora contro la Germania ora contro la Francia. L'Europa è diventata l'alibi perfetta dei nostri fallimenti e non ha fatto nulla per sottrarsi a ciò. Ma che cosa è questa Europa? 
Non lo sa nessuno. E' la Francia, la Germania? Che a loro volta dicono che l'Europa va riformata? E' evidente che un Paese come l'Italia senza l'Europa sarebbe ridotta probabilmente ben peggio di come è ridotta oggi. 
Così come è altrettanto evidente che l'Italia potrà essere solo espulsa dell'Europa ma non potrà mai andarsene da sola salvo che non decida di finire i suoi giorni prima del tempo. Europa oggi fa sinonimo con diseguaglianze, liberismo selvaggio, globalizzazione selvaggia, omologazione, annientamento delle identità che hanno trovato maggior vigore nei peggiori dei modi, con i venti reazionari partiti da quell'Est che l'Europa voleva conquistare dopo la caduta del muro di Berlino e che oggi vede essere messa in discussione proprio da quel sentimento dell'Est che è penetrato profondamente nel cuore dell'Europa. E non è un vento di pace, di fratellanza o libertà e uguaglianza. E' rimasto solo Schengen da difendere.  
Ma alla fine incrementano sempre di più i discorsi di chi dice che se il prezzo è fare la fila al confine pur di stare meglio e finirla con questa Europa, ridateci le file al confine, ridateci i confini, ridateci le frontiere interne. Questo è il punto. Schengen diventerà l'ultima arma di di ricatto per salvare l'Europa. Ma se così sarà, l'esito è già scritto.Il conto alla rovescia è iniziato. Si tratta solo di capire come finirà questa Europa. Se in modo violento, con delle guerre o boh.

Marco Barone


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