Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Oltre la notte, audace attacco all'ingiustizia tedesca in una Germania sempre pronta all'autocritica



La Germania ha avuto Norimberga. Processo più che sostanziale sicuramente dal grande valore simbolico che altre realtà, a partire dall'Italia, che con il suo fascismo è stato da "musa" per il nazismo tedesco, non hanno avuto. E le conseguenze si son viste soprattutto nel periodo dello stragismo degli anni '70. Oltre la notte, è un film che ha ricevuto diversi premi, candidature, riconoscenze. Nulla di eccezionale, regia semplice, zero effetti speciali, una storia lineare ma profondamente drammatica che colpisce al cuore l'individuo ed il senso dell'ingiustizia e quella necessità di giustizia che arrivati ad un certo punto, quando verrai tradito dal sistema, che governato dal dubbio garantista, preferirà assolvere piuttosto che condannare, non avendo più nulla da perdere, perchè hai perso tutto, diventerai tu il giustiziere o meglio la giustiziera del mondo e sarà l'unico modo con il quale potrai raggiungere il tuo senso di pace. E nessuno potrà dirti che hai fatto male. Nessun eroismo, ma solo necessità di avere giustizia.
Un film che denuncia i fatti che per oltre dieci anni hanno colpito la Germania, gli attentati nazisti compiuti da una cellula locale, NSU, che porterà alle scuse pubbliche della Cancelliera tedesca per l'inefficienza del sistema della giustizia tutta del sistema tedesco. 
Oltre dieci anni di attentati, vittime straniere, immigrati, che per alcuni aspetti hanno ricordato, nella gestualità, quanto accaduto a Macerata in questo inizio 2018 in Italia. 
Un film che merita di essere visto, una bordata pazzesca al sistema dell'ingiustizia tedesca, in un Paese che è sempre pronto all'autocritica e non a nascondersi dietro un dito come invece è accaduto in Italia che difficilmente potrà dare spazio ad un film del genere sul proprio stato dell'ingiustizia ed essere apprezzato dall'opinione pubblica come accaduto nel caso di Oltre la notte, perchè il nostro sistema non lo consentirebbe perchè noi non abbiamo avuto la nostra Norimberga e di ciò ne pagheremo le conseguenze ancora, anche nel presente che può essere macchiato da atti meschini ed infami come quelli che effettivamente si son già verificati a Macerata. Fatti già rimossi e chiusi nel cassetto dell'incidente di percorso da cestinare nel dimenticatoio forse solo perchè non ci sono stati morti?

Marco Barone

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