Ancora una volta colpito il cippo di Peteano da mano ignota fascista? Atto da condannare nell'attesa della posa di una nuova targa che ne ricordi la matrice fascista

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Per la seconda volta e nel mese di luglio, una o più mani ignote, hanno imbrattato con della vernice il cippo di Peteano dedicato a  Franco DONGIOVANNI, Carabiniere, Antonio FERRARO, Brigadiere C.C., Donato POVEROMO, Carabiniere Scelto.  Vittime del terrorismo neofascista con la complicità di un sistema corrotto che ha prodotto depistaggi e insabbiamenti per lungo corso. Le domande che sorgono sono varie, perchè si colpisce sempre nello stesso periodo? Sarà qualche vacanziero di passaggio o di ritorno in queste terre nel mese di luglio? C'è qualche messaggio politico? Sicuramente non lo si colpisce per diletto o perchè non si ha nulla da fare. E la matrice è  politica e l'origine potrebbe essere fascista? Probabilmente sì, perchè tanto il contesto politico europeo e globale che il senso di quell'imbrattamento potrebbero indurre a far pensare ciò. Si è imbrattata la memoria di vittime di un attentato fascista. Ci è voluto del tempo, tanto, per ripulirlo dopo il primo imbr...

L'Italia in giallo a gennaio per Giulio Regeni #unafotopergiulio

Una iniziativa importante, condivisa e che parte dal profondo dell'individuo, per avvicinarsi a quel maledetto 25 gennaio 2016, giorno in cui Giulio Regeni verrà sequestrato, al 3 febbraio giorno in cui il corpo verrà fatto ritrovare, è quella che coinvolge tutta Italia in queste settimane. Due anni di lotta costante e quotidiana, contro silenzi, depistaggi, omissioni, complicità, vergogne di Stato.
L'Italia che non ha dimenticato che non si arrende e non si arrenderà è attiva, in ogni circostanza, in ogni luogo, in ogni momento della propria giornata,  anche con una piccola azione, che potrebbe apparire come insignificante, ma  in realtà sarà effettivamente e potenzialmente dirompente, perchè ogni singolo gesto, ogni singola azione per la #veritàpergiulioregeni è fondamentale per abbattere quel silenzio, quella resa che una parte del sistema pare aver voluto conseguire per curare interessi reputati maggiori rispetto alla dignità, alla verità, alla giustizia.
Oramai è acclarato che quando si parla di Giulio si parla di tutti i Giulio e tutte le Giulia che, a partire dall'Egitto, hanno subito quello che è ben noto, violazione brutale dei diritti umani.  Ed allora dal 6 gennaio sino al 22 gennaio, è stata lanciata dal collettivo, Giulio Siamo Noi,  un contest fotografico, dal titolo #UnaFotoPerGiulio.

Si legge che  #UnaFotoPerGiulio è un concorso per foto digitali, che parte il 6 gennaio 2018 e si chiuderà il 22 gennaio 2018. La proclamazione dei vincitori è prevista per il 25 gennaio 2018. Per partecipare basterà postare una o più foto prendendo come elementi i braccialetti gialli, gli striscioni o altre scritte dedicati a Giulio Regeni. Gli scatti andranno postati, con hashtag unico #UnaFotoPerGiulio, su Twitter o su Facebook. 2.a. SU FACEBOOK: Postare la propria foto, con hashtag #UnaFotoPerGiulio, taggando la pagina @GiulioSiamoNoi. Il post deve essere pubblico, cioè visibile a tutti. 2.b. SU TWITTER: Postare la foto, con hashtag #UnaFotoPerGiulio, sul proprio account, taggando @GiulioSiamoNoi.


Il concorso è aperto a tutti e non prevede alcuna quota di iscrizione. Sono esclusi dal concorso, per ovvi motivi di dovuta imparzialità, gli organizzatori del contest fotografico (v. tutti i membri effettivi del Collettivo Giulio Siamo Noi) e i membri che compongono la Giuria dello stesso. E grazie alla preziosa collaborazione di alcuni sostenitori della campagna #veritapergiulioregeni e del Collettivo @GiulioSiamoNoi, i vincitori verranno premiati con libri e cd autografati dagli autori o musicisti, illustrazioni originali di alcuni tra i più importanti vignettisti e illustratori del panorama italiano e gadget vari. La consegna dei premi è prevista entro 60 giorni dalla data di chiusura del contest, ovvero il 25 gennaio 2018. 

Insomma, la via della verità è in costante e continuo movimento, resiste, resiste con quel giallo, oramai diventato in modo universale un colore fondamentale per la resistenza contro la violazione dei diritti umani e delle libertà..


Marco Barone

( alcune delle foto che partecipano al concorso)

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