Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Vacanze natalizie e di fine anno ad alta tensione, per le minacce terroristiche

Le stanno nascondendo, o meglio non le stanno diffondendo, contrariamente da come accadeva sino a qualche mese addietro. Ma dopo quel maledetto 17 agosto di Barcellona, è apparentemente calato il silenzio sull'Isis, sul terrorismo islamista, su quello che ne è rimasto, sulla sua presunta rivalità con Al Qaida e varianti.
Eppure in rete continuano ad arrivare delle minacce chiare che interessano anche l'Italia. Uomini al volante del mezzo omicida più diffuso nel mondo, utilizzato in diverse circostanze, come nei videogame, da cui forse hanno tratto ispirazione, l'auto od il camion, al coltello ed altro ancora.
Vi è stato un mero incremento di inviti ad attaccare in Occidente e l'Occidente durante questa vacanze natalizie e fine anno, nel noto sito SITE ciò emerge con chiarezza nella sua metodica attività di monitoraggio del terrorismo globale.
Con questo terrorismo si dovrà convivere, vi è poco da fare. Ai lunghi momenti di silenzio e pausa, che avevano illuso e determinato apparente tranquillità, son seguite azioni devastanti, ovviamente l'auspicio è che ciò non si ripeta, ma non far sapere alle persone che queste bestie continuano ad invitare a colpire durante questo periodo non si fa una buona causa alla collettività. I cittadini hanno il diritto di sapere, poi ognuno si comporterà di conseguenza. Tanto la solita storiella che non cederemo la nostra libertà si è persa nella retorica di quel bla bla bla che non ha portato da nessuna parte, salvo che a vedere le nostre città diventare lentamente come una grande Gerusalemme.

Marco Barone

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