Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...
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La FIFA si esalta per il contrasto alle discriminazioni, ma i Mondiali in Russia...
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Dici no al razzismo. Rispetto. Bellissimi slogan, stampati anche sulle magliette dei calciatori, diffusi negli stadi, nelle pubblicità. La FIFA con orgoglio rileva di essere addirittura molto felice del nuovo sistema impiegato per contrastare le discriminazioni. Dicono i vertici che vi è stata una maggiore consapevolezza riguardo alle discriminazioni con l'avvio di nuove campagne e nuovi
progetti per evitare che queste possano ripetersi. Per la prima volta nel
mondo del calcio sono stati affrontati sistematicamente tutti gli
episodi di discriminazione nelle partite della FIFA. Nel comunicato pubblicato sul sito della FIFA si legge che "discriminazione ed esclusione influenzano la società in generale e il
calcio non fa eccezione. La strategia della FIFA per combattere la
discriminazione nel calcio include anche una Guida alle buone pratiche
sulla diversità e la non discriminazione, un premio annuale FIFA sulla
diversità che riconosce le organizzazioni che si battono per
la diversità e la collaborazione con le Associazioni dei membri per
educare e ispirare un messaggio di uguaglianza e rispetto."
Che emozione. Fantastico.
E come la mettiamo con alcuni Paesi che partecipano ai Mondiali che non fanno certamente rima con diritti umani? A partire dal Paese ospitante?
E che dire dell'Egitto?
Dove è emerso a livello mediatico una sorta di euforia per la sua qualificazione dopo decenni di assenza da questa competizione? E dove addirittura il suo portiere ha detto che giocherà anche per Buffon?
Statisticamente è da rilevare che la prima partita internazionale dell'Egitto sarà proprio contro l'Italia nel 1920 e la sua peggiore sconfitta storica sarà sempre contro l'Italia per 11-0 nel 1928, e l'ultimo mondiale a cui ha partecipato è stato proprio quello in Italia nel 1990. Attualmente allenata dall'argentino Cuper, noto per aver allenato anche l'Inter, ha quattro giocatori che militano nel campionato più famoso del mondo, quello inglese, tra cui Mohamed Salah attualmente al Liverpool ex Roma.
E quello che si ricorda è che quando a Roma venne chiesto di esporre lo striscione con scritto Verità per Giulio Regeni ciò creò imbarazzi: "La Roma ha chiesto di non partecipare alla campagna per evitare di
mettere il suo calciatore in imbarazzo – ha detto a Sada El-Balad
Channel – Io ho parlato personalmente con Salah, che mi ha confermato
tutto. Peraltro questa campagna non viola nessuna regola Fifa perché non
mostra nessuna discriminazione contro persone o Stati". Così sulla Gazzetta dello Sport del 17 aprile 2016. Quanto entusiasmo per l'Egitto ai mondiali, mentre i diritti umani vanno letteralmente a farsi .....
Ecco, se la FIFA vuole essere realmente coerente e credibile, deve, e non dovrebbe, iniziare a prendere misure serie, se la Nazionale di calcio che rappresenta un Paese non sostiene le campagne per i diritti umani, diventando conseguentemente complice del regime del proprio Paese dove i diritti umani vengono violati, andrebbe sanzionata se non esclusa dalle competizioni ufficiali della FIFA. Certo, si dirà, ma se i mondiali vengono ospitati in un Paese come la Russia, dove le discriminazioni che la FIFA contrasta sul campo di gioco sono all'ordine del giorno, di cosa stupirsi? Allora è inutile entusiasmarsi per quattro slogan o applicazioni o messaggi che rischiano di diventare tanto banali quanto dannosi, perchè inconsistenti.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Prima del famigerato esodo, Cherso, come Lussino e come tanti altri posti del Quarnero, dell'Istria croata oltre che slovena, della Dalmazia, la presenza degli italiani autoctoni era importante, in alcuni casi si arrivava ad avere la maggioranza assoluta, poi, quello che è stato, è stato, i diritti però del bilinguismo, finalizzati a tutelare tanto l'italiano, quanto le radici e l'identità storica e culturale di questi luoghi, in un certo senso anche se con fatica sono sopravvissuti e difesi con battaglie quasi quotidiane da decenni da parte degli abitanti della minoranza del luogo. Però a volte capita di dover fare i conti con la legge dell'assurdo. Come a Cherso. Dove se da un lato emerge la sede della comunità italiana, con tanto di tricolore, dall'altro, il bilinguismo è praticamente inesistente. Anzi, ridicolizzato. Ci sono cartelli in inglese, sloveno e tedesco e non in italiano, altri, pochissimi, una manciata, in italiano, solo messi forse come accontentin...
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