Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Incredibile Pordenone, profumo di SerieA contro l'Inter

A Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, anche se a dire il vero è più veneta che friulana come città, e questo lo si capisce anche da come viene vista con un certo sentimento di lontananza dai friulani e giuliani, si respira un sogno, un sogno che non è casuale in una realtà che ha investito pienamente nel calcio, a partire dal settore giovanile, visto che esiste anche una formazione di calcio femminile in serie B, ed il Pordenone calcio ha sfiorato la Serie B nella  stagione 2015/2016 in quella che è stata ricordata come la miglior stagione della sua storia. 

Probabilmente destinata ad essere superata da quella che ora stanno vivendo i neroverdi. Pasolini, amante del calcio, legato a Casarsa, paese in provincia di Pordenone chissà cosa direbbe, anche se era tifoso del Bologna, del Pordenone che sfiderà per la prima volta nella sua storia l'Inter nel tempio del calcio italiano, San Siro. Anche se in tanti sperano nel miracolo calcistico di poter vedere l'Inter anche a Pordenone in una regione dove ci sono la bellezza di 22 Interclub e dove l'Inter è molto seguita.
Non è la prima volta che una squadra di Serie C arriva in alto nella coppa Italia, nelle coppe inglesi ciò non crea tanto scalpore perchè succede con maggior frequenza, ma in Italia sono realmente delle rarità.
Dopo l'Udinese e la Triestina, che sono le due società calcistiche più seguite nel FVG, è il momento del Pordenone quello di assaporare il gusto della massima serie, che continua dopo la vittoria contro il Cagliari, anche se solo per pochi minuti che rimarranno nella storia di questa società e che forse entrerà pienamente nel cuore della regione calcistica del Friuli Venezia Giulia.  Non è casuale il successo del Pordenone, figlio di un progetto solido, una rosa di poco più una ventina di giocatori, solo tre di nazionalità straniera, con un vivaio importante. Certo che fa una certa impressione vedere una rosa da un valore di 3 milioni di euro sfidare una società che ha una rosa con un valore di 300 milioni di euro.
Pordenone che comunque ha le carte in regola per giocarsela fino alla fine la promozione in serie B in un girone di Lega Pro dove è il Padova a spadroneggiare. 
Società che ha cambiato più volte nome, nel 1913 sarà nota come Unione Sportiva Pordenone, nel 1920 nascerà il PORDENONE CALCIO con la denominazione di “Football Club Pordenone”. Nel 1927 viene rinominato in Unione Sportiva Pordenonese,nel 1929  avrà la denominazione “Pordenone Liber Football Club" nell'anno 1930/31 giocherà con la denominazione “Associazione Sportiva Dante Alighieri”. 

Marco Barone 

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