La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Se a New York si chiedono why Italy is banning everything


Un noto sito internet di New York   occupandosi di quanto ultimamente accaduto in città come Roma, Milano e Firenze non prospetta un bel quadro dell'Italia e l'interrogativo che sorge inevitabilmente in rete è perchè in Italia si vieta praticamente ogni cosa, divieti che colpiscono anche i turisti. Sicuramente vi è un problema di turismo di massa concentrato in certi luoghi, a partire dal problema ben noto di Venezia, ma i divieti che colpiscono direttamente anche certi comportamenti che possono essere attuati dai turisti, sono perfettamente in linea con quella logica del santo decoro che deve sconfiggere il demone del degrado che ha colpito più di ogni altra cosa il disagio sociale. Ed il tutto in un contesto sociale dove incrementa sempre di più la povertà e la richiesta di protezione sociale. L'Italia è un paese bello, ma profondamente corrotto, tanti i luoghi in stato di degrado strutturale e visivo. Però in Italia è più facile prendersela con il demente vandalo di turno, che con chi ha compromesso in modo sistemico e profondo la questione morale. Un Paese allo sbando, senza più questione morale, dominato dalle mafie, non ha futuro ed i divieti che possono scandalizzare od incuriosire chi vive all'estero altro non sono che un nulla rispetto ai veri problemi dell'Italia che non si possono più nascondere.

Marco Barone 

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