La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato, tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193
Siamo in Italia e nelle località con minoranze linguistiche l' unica soluzione, del resto in molti casi già adottata, è quella del doppio nome, come avviene per Vipiteno/Sterzing o Bressanone/Brixen. Gli italiani hanno il diritto di chiamare nella loro lingua le località dove si parla una lingua diversa, esattamente come avviene per London/Londra o Paris/Parigi.
RispondiEliminaPer di più stiamo parlando di località italiane. Perfino qui in Brianza hanno messo i cartelli con i nomi delle città in italiano e in dialetto (Lecco/Lecc, Oggiono/Uggion...). Contenti loro.
Chiamate il vostro paese come vi pare, noi continuiamo a chiamarlo Prebenico.
Basta con questo vittimismo e con questa retorica anti italiana
Sono d' accordo invece nel cambiare alcuni nomi retorici e vuoti dati dal fascismo, come ad esempio Ronchi dei Legionari, così come è stato fatto per Latina/Littoria.