Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Quella Lupa di Roma nel parco del Municipio di Gorizia

Il parco del Municipio di Gorizia, è una piccola area verde che ospita un Tempietto neoclassico, diversi alberi e dove non passerà inosservata una scultura in bronzo raffigurante la lupa di Roma. A quale anno risale? Alcuni siti riportano la data del 1924 che coinciderebbe  con il periodo fascista quando Mussolini ottenne a Gorizia la cittadinanza onoraria che ancora in modo vergognoso sussiste. Un pezzo di storia che contrasta totalmente con la vera cultura, identità e connotazione sociale di questa località e che andrebbe totalmente rimosso come già fatto da altri Comuni, Ronchi docet in tal senso, specialmente in una Gorizia che rimpiange, poi, il suo sogno di "Nizza d'Austria" ma che l'avvento dell'italianità forzata e violenta condusse nel 1926, ad esempio, all'assalto del Trgovski Dom.  Altre fonti dicono che l'anno sarebbe del 1919. Ma cercando di leggere la data come riportata sul basamento della lupa, poco leggibile, pare emergere come data il 21 aprile del 1917. Cioè realizzata per il natale di Roma, festività che a dire il vero verrà ripristinata pienamente solo dal fascismo, e che prima del fascismo era vissuta con tono minore e l'anno di realizzazione sarebbe, per segno beffardo del destino, quello in cui Gorizia verrà persa dall'Italia e riconquistata dagli austriaci con la nota "disfatta" di Caporetto.  Interessante notare come in rete emergono dei manifesti dove a Roma questa lupa, realizzata tramite la fusione con il bronzo dei cannoni austriaci, venne esposta durante la grande guerra dal Comitato regionale, della nona circoscrizione di Roma, insieme ad un proiettile austriaco da 420 pagando l'ingresso a 20 centesimi per una raccolta di fondi a beneficio della Croce Rossa.


Sulla base della lupa "italianissima"si legge: " Roma Auspice- L'associazione fra i Romani- Gorizia redenta.  MCMXVII. E poi:  QUAE LUPA ROMANOS ALUIT METUENDA GEMELLOS TEUTONICIS BELLO CAPTIS NUNC FUSA METALLIS ARCEAT INVISOS ITALIS A FINIBUS HOSTES. A. LESEN"

Marco Barone

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