Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

In FVG così come in Italia saranno gli immigrati a contrastare il calo demografico. Vanno riviste norme su cittadinanza


Come ha già reso noto l'ISTAT in Italia è previsto un calo demografico pesantissimo, i 60 milioni di abitanti saranno un miraggio nel prossimo futuro e l'Italia rischia di perdere diversi milioni di abitanti nei prossimi decenni. Viviamo in una società di oltre 7 miliardi di persone, ma questo si fatica ad accettarlo in Paesi piccoli e chiusi come l'Italia ove si pensa di essere i migliori del mondo, ove si fatica immensamente a parlare una lingua diversa dall'italiano, dove l'isolamento è sempre più strutturato. L'Italia è un grande porto, ma nel quadro sociale e globale esistente ha due scelte. O chiudersi e divenire la penisola più deprimente ed ottusa d'Europa, oppure aprirsi attraverso processi di integrazione ed inserimento sociale e lavorativo a favore dei migranti. Noi siamo stati e continuiamo ad essere un popolo di migranti, ogni fase storica per diverse vicissitudini è sempre stata caratterizzata da importanti processi emigratori, verso l'Argentina, l'America, l'Australia, il Canada, ed alcuni Paesi dell'Europa. Ma ciò lo abbiamo dimenticato,anzi lo abbiamo proprio rimosso dalla nostra memoria collettiva e sociale.
Saranno i migranti a salvare l'Italia ed il FVG nel Nord Est, che è una delle regioni dove si registra costantemente un calo demografico pesante, anche se il disastro in tal senso si afferma nel Sud Italia in mano alle mafie. Paese e località che potranno trarre solo beneficio da quello spirito di cosmopolitismo e multiculturalismo e plurilinguismo che arriverà ed arriva con i nuovi ed inevitabili processi immigratori. Saranno i migranti a colmare quel vuoto demografico pesante che si registrerà in Italia. Non abbiamo bisogno di stupidi ed anacronistici piani di natalità, ma di integrazione e soprattutto di rivedere le regole di concessione della cittadinanza. Devono essere più flessibili rispetto a quella rigidità assurda come ancora incredibilmente sussistente.

Marco Barone

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