Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

A Gorizia si vuole chiudere la Commissione Territoriale? Bene. Allora chiudiamo anche Prefettura,Questura e Tribunale


 

Le Commissioni Territoriali sono gli organi deputati all’esame delle domande di protezione internazionale ed ospitare una simile struttura dovrebbe essere un grande onore vista la delicatezza e l'importanza delle questioni che tende ad affrontare. Ma a Gorizia non è così. E' stata percepita come un fastidio e dunque depotenziata. E' ovvio che se una città ospita una simile struttura vedrà una maggiore concentrazione di richiedenti asilo. Non è che scelgono Gorizia perchè è come Londra, Parigi o Berlino, visto che Gorizia non è neanche l'ombra di queste capitali. Ma per necessità. Una città che non si è mai strutturata per gestire tale situazione dove l'omissione di soccorso nei confronti dei migranti è diventata la normalità, dove si è abusato del sistema del volontariato. La politica dell'accoglienza diffusa è clamorosamente fallita nell'Isontino, anche per deboli ed inconsistenti politiche provinciali in materia ed anche regionali.  Eppure quella dell'accoglienza diffusa è l'unica via da perseguire. E' inutile continuare ad irrigidirsi. Chi ne paga le conseguenze sono i migranti e la pazienza dei goriziani. Gorizia risponderà alla storia e non solo alla storia per come si è comportata su tale drammatica questione. Si vuole chiudere la Commissione Territoriale? Bene. Chiudiamola, perchè Gorizia non è degna di ospitarla. Ma visto che non è più capoluogo di provincia, a questo punto devono essere chiuse anche una serie di strutture. Penso al Tribunale, in continua sofferenza, alla Questura, che cade letteralmente a pezzi da tempo, alla Prefettura la cui principale ragione di esistere è correlata alla questione dell'immigrazione. Prendere questo bel pacchetto, Commissione, Questura, Tribunale, Prefettura e trasferirlo nel Territorio del Basso Isontino, dove forse avrebbero, anzi hanno maggiore ragione di esistere rispetto ad una Gorizia sempre più vuota. Chiudere la Commissione Territoriale avrà delle conseguenze che non saranno indolori per una città di periferia estrema che pare avere timore anche del proprio respiro.

Marco Barone

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